Merendina industriale addio. Noi preferiamo una merenda con pane e pomodoro. A dirlo sono oltre settecento studenti della provincia di Siena, promossi “sul campo” a pieni voti, al termine del progetto di educazione alimentare La Fattoria degli Studenti, per l’anno scolastico 2008-2009, voluto e organizzato dalla Confederazione Italiana Agricoltori di Siena. Un grande successo per La Fattoria degli Studenti, il luogo dove ogni bambino ha avuto la possibilità di incontrare la campagna e scoprire il gusto e il piacere dei prodotti agricoli come la verdura, la frutta, l’olio e il miele. I risultati e gli elaborati realizzati in classe, dell’iniziativa promossa dalla Cia Siena – con il contributo e il patrocinio della Camera di Commercio di Siena, il patrocinio della Regione Toscana e la collaborazione dell’Associazione Nazionale Città del Vino, degli Olivicoltori Toscani Associati e del Movimento Turismo del Vino della Toscana – saranno presentati domani, sabato 30 maggio (ore 11), a Siena presso l’Orto de’ Pecci.
Educazione alimentare – "E’ fondamentale insegnare fin dalla giovane età – afferma Roberto Bartolini, presidente della Cia Siena – la cultura ad una alimentazione sana, corretta e che rispetti la stagionalità e le risorse del nostro territorio. Eccezionale l’entusiasmo con cui centinaia di ragazzi, hanno dimostrato di voler apprendere ciò che va a finire nel loro piatto, attraverso un percorso formativo che li ha portati a toccare con mano la produzione di un olio extravergine, o a vedere come nasce una bottiglia di vino". L’obiettivo è stato quello di avvicinare i giovani al mondo rurale, alla sua storia, tradizioni e cultura, e alle sue molteplici funzioni che possono migliorare la qualità della vita: "Il giovane – aggiunge Bartolini – va educato ad un rapporto corretto con il cibo, cercando di evitare i rischi di obesità, o malattie come bulimia e anoressia, oltre al già citato abuso di alcol. Inoltre è fondamentale il rapporto con il proprio territorio, sapere cioè che dalla stessa terra sui cui i ragazzi trascorrono la loro gioventù, giocando a pallone o girando in bicicletta, nascono dei cibi sani, genuini e autentici e che questi non hanno niente in comune in fatto di gusto, autenticità e talvolta salubrità con alcune produzioni industriali o ancor di più con gli organismi geneticamente modificati".
Il progetto – "Ogni lezione – spiega Achille Prostamo, coordinatore del progetto – ha visto la partecipazione di esperti artigiani e agricoltori in pensione che hanno raccontato l’esperienza diretta e i saperi antichi della campagna senese. Nelle aziende agricole senesi i ragazzi hanno potuto apprendere i metodi di produzione della pasta fatta in casa, del formaggio e del miele, e per carpire i segreti sui sistemi di piantagione delle patate e degli innesti degli alberi da frutto".
Scuole e aziende – Queste le scuole che hanno partecipato all’edizione 2008-2009: le scuole medie San Bernardino da Siena e Jacopo della Quercia (Siena); Dante Alighieri (Monteriggioni); Roncalli (Castellina in Chianti); Lorenzetti (Rosia); e la scuola elementare di San Rocco a Pilli. Le aziende che hanno ospitato gli alunni sono: La Comune di Bagnaia (Ancaiano-Sovicille), con allevamento di api e bovini; l’Azienda vitivinicola Castello d’Albola (Radda in Chianti); l’Az. agr. Ficareto (Ancaiano-Sovicille) agricoltura biologica orticole e oliveto; Az. agr. Il Faetino (Colle Val d’Elsa), allevamento suini e collezione di galli; La Querciolaia (Chiusdino), allevamento ovini e formaggi (Chiusdino); Tenuta Spannocchia (Chiusdino), allevamento cinta senese; Omega agricola (Ampugnano-Sovicille), allevamento bovino e latte; Duccio Fontani (Castellina in Chianti), erbe aromatiche.