Un incontro deludente. E’ questo il giudizio della Cia-Confederazione italiana agricoltori sul tavolo tecnico svoltosi oggi al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali per discutere le linee di azione della filiera lattiero-casearia. Nella riunione -afferma la Cia- è stato presentato un documento di sintesi delle proposte pervenute dalle organizzazioni che fanno parte della filiera. Un piano di strategie che può essere anche in molti punti condivisibili, ma che non contiene quegli interventi urgenti che attualmente gli allevatori ritengono fondamentali per uscire dalla crisi.
Dubbi – Si continua a non capire -sottolinea la Cia- la gravità della situazione che stanno vivendo le aziende zootecniche da latte, con il rischio sempre più vicino di chiusure e con la conseguente perdita di un patrimonio produttivo che non si potrà mai più recuperare. Per questo motivo, la Cia chiede, da un lato, provvedimenti governativi che permettano agli allevatori reali riduzioni dei costi di produzione; strada che, peraltro, stanno percorrendo alcuni importanti partner europei (Germania, Francia). Tali azioni, che sono in realtà la constatazione dello “stato di crisi” del settore, devono essere attivate in tempi rapidissimi.
Richiesta – Dall’altro, la Cia chiede al ministro Luca Zaia la convocazione urgente di un Tavolo tra industriali e organizzazioni agricole per verificare le reali possibilità di dare regole al mercato del latte e possibilmente giungere a prezzi del latte alla stalla condivisi.Crediamo -conclude la Cia- che in questo senso il ruolo attivo della parte politica sia fondamentale per favorire rapporti interprofessionali equi e duraturi.