L’accordo siglato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori e da “Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” ha oggi messo un primo importante tassello. Una cooperativa sociale nascerà sui terreni confiscati alla camorra. Su oltre 20 ettari si produrrà così la "mozzarella della legalità. La nuova struttura, gestita soprattutto da giovani, si occuperà, quindi, di agricoltura, allevamento di bufale, trasformazione di latte bufalino in mozzarelle e formaggi. La cooperativa – inaugurata a Cancello ed Arnone (comune della provincia casertana) dal presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi e dal presidente di “Libera” don Luigi Ciotti- si chiama le “Terre di don Peppe Diana-Libera Terra Campania”, in onore del coraggioso prete ucciso dalla camorra 15 anni fa a Casal di Principe. La Cia interprovinciale Napoli-Caserta -rappresentata dal presidente Salvatore Ciardiello- fornirà consulenza e assistenza.
Progetto – L’accordo prevede, infatti, che la Cia, la quale “riconosce che l’esperienza delle cooperative che gestiscono i beni confiscati alla criminalità organizzata sono un grande fatto politico e sociale”, metta a disposizione, tramite le proprie attività, consulenza e assistenza tecnica in modo da fornire un valido supporto alle cooperative e ai soci dell’associazione “Libera”. Un contributo, insomma, alla crescita di tutti quei giovani che hanno trovato, grazie al progetto “Libera Terra”, un’opportunità di lavoro in un settore importante dell’economia nazionale ed europea, quale è l’agricoltura. Insomma, un’azione finalizzata ad un’adeguata gestione dell’attività agricola in tutti quei terreni che sono stati sottratti dalle mani della criminalità e assegnati soprattutto a giovani che hanno inteso, con il loro lavoro, restituire legalità a beni che sono della collettività.
Impegno – “Il nostro impegno contro la criminalità organizzata – ha affermato Politi – è stato sempre fermo e deciso. In ogni frangente abbiamo sviluppato un’iniziativa forte in difesa della legalità e per il rispetto della legge. In questo contesto s’inserisce l’accordo con l’associazione ‘Libera’. Un’intesa che conferma il nostro solidale sostegno nei confronti di chi è mobilitato per la sicurezza e cerca di contrastare qualsiasi tipo di attività criminale”. “Dare il nostro contributo di carattere tecnico e i nostri servizi alle cooperative e ai soci di ‘Libera’ nella gestione dei terreni confiscati alla criminalità rappresenta -ha aggiunto- un’ulteriore conferma di una strategia che ci vede in prima linea nella lotta ad ogni forma di criminalità”. Attraverso tale intesa intendiamo riaffermare l’esigenza di un’iniziativa propulsiva nei confronti del fenomeno della criminalità che da tempo si è accanita anche nei confronti degli agricoltori in numerose regioni. I reati, infatti, si estendono dal furto di attrezzature e mezzi agricoli, alla sottrazione di prodotto, ai danneggiamenti, al caporalato, alle macellazioni clandestine e agli scarichi abusivi, alle aggressioni, alle truffe verso l’Unione europea”.
Don Luigi Ciotti – E L’azione svolta dalla Cia ha avuto parole di grande apprezzamento da parte di Don Luigi Ciotti, il quale ha sottolineato che quello della Confederazione è”un impegno centrale e fondamentale per contrastare la malavita organizzata e dare prospettive di lavoro a tanti giovani”. "Questo progetto – ha commenta Salvatore Ciardiello, presidente della Cia interprovinciale Napoli-Caserta- rappresenta un notevole contributo nella lotta alla camorra e allo stesso tempo un volano di sviluppo per la Regione Campania e un marchio di qualità per la Provincia di Caserta. Le attività della cooperativa favoriranno, tra l’altro, l’inserimento lavorativo di giovani che avranno un’opportunità di lavoro nel settore agricolo. Qui ci sono tanti ragazzi che vogliono essere liberi dall’oppressione camorristica e mafiosa, per questo, bisogna camminare insieme, non fermarsi e portare avanti una battaglia che duri ogni giorno, solo così sarà possibile contrastare e sconfiggere la camorra”.