“Sono soddisfatto che questo riconoscimento appartenga a una terra con una ricchissima tradizione agroalimentare come la Campania. Il comparto lattiero-caseario, che attraversa un particolare momento di difficoltà, continua a produrre prodotti di eccellenza come il Provolone del Monaco. L’attenzione che l’Unione europea rivolge a questo comparto della nostra agricoltura è un esplicito riconoscimento al suo valore”. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha accolto con soddisfazione la notizia della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea della domanda di riconoscimento per il Provolone del Monaco Dop.
UE – I Paesi dell’Unione europea avranno sei mesi di tempo per presentare eventuale dichiarazione di opposizione, dopo i quali avverrà l’iscrizione ufficiale nel Registro comunitario delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche protette. Il Provolone del Monaco Dop è un formaggio semiduro a pasta filata, stagionato, prodotto nella provincia di Napoli esclusivamente con latte crudo.
Area di produzione – La zona di allevamento delle bovine, di produzione e stagionatura è delimitata dai comuni di Agerola, Casola di Napoli, Castellamare di Stabia, Gragnano, Lettere, Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Pimonte, Sant’Agnello, Sorrento, Santa Maria La Carità, Vico Equense. La specificità del Provolone del Monaco è il risultato di un insieme di fattori tipici dell’area dei Monti Lattari – Penisola Sorrentina, in particolare delle caratteristiche organolettiche del latte prodotto esclusivamente da bovini allevati sul territorio, del processo di trasformazione che rispecchia ancora oggi le tradizioni artigiane e del particolare microclima che caratterizza gli ambienti di lavorazione e stagionatura. Fin dall’antichità la tipicità della Dop è strettamente legata all’allevamento della razza bovina autoctona Agerolese.
L’allevamento dei bovini nei Monti Lattari – Penisola Sorrentina risale addirittura al 264 a.C, quando i i Picentini, i primi abitanti di questi monti, trasformarono lo spazio sottratto ai boschi in terreno coltivabile e incominciarono l’attività di allevamento di animali domestici, specialmente bovini ad attitudine lattifera.
Tradizione – Il tipico nome Provolone del Monaco risale a tempi antichi, ed è strettamente legato al modo in cui in passato questo formaggio veniva trasportato per la vendita al mercato di Napoli. I provoloni venivano caricati su imbarcazioni a remi e qui contadini improvvisati commercianti, per ripararsi dall’umidità del mare e della notte, erano soliti coprirsi con un grande mantello simile al saio indossato dai monaci. Una volta arrivati a Napoli, la gente che lavorava al mercato presso il porto iniziò a chiamare il trasportatore, il Monaco, e il suo formaggio, il Provolone del Monaco.