Olio d’oliva, l’oro del Mediteranneo

L’olio d’oliva è, per sua stessa natura, un prodotto dalla forte connotazione geografica e identitaria.
La produzione mondiale è concentrata nel bacino del Mediterraneo, e in particolare in Spagna e Italia, Paesi che dominano, quindi, anche le esportazioni. Nel corso degli ultimi anni, il mercato dell’olio di oliva è molto cresciuto. Secondo le ultime stime fornite dal COI (International Olive Council), la produzione mondiale di olio d’oliva 2008/2009 ha superato del 7% quella dell’anno prima attestandosi intorno ai tre milioni di tonnellate, con la Spagna in flessione rispetto all’abbondante produzione dell’anno precedente.

L’Italia è:
• il secondo Paese produttore dopo la Spagna con una media di oltre 600 mila tonnellate di olio su un totale mondiale di 2,7 milioni di tonnellate. Il peso delle produzioni a denominazione è dell’1,2%;
• il secondo Paese esportatore (340 mila tonnellate), dopo la Spagna. L’export mondiale complessivo per l’olio d’oliva è di circa 1,5 milioni di tonnellate.
• il primo Paese importatore (media 502 mila tonnellate).

LA STRUTTURA NAZIONALE DEL SETTORE

La coltura dell’olio di oliva è diffusa soprattutto nelle regioni meridionali. Aziende che coltivano alberi d’olivo: oltre 1 milione, su una superficie di 1,067 milioni di ettari. Superficie media per azienda: poco più di 1 ettaro. Produzione olio di pressione (sola molitura, senza solventi chimici o altro): 36% Puglia, 34% Calabria, 8% Sicilia.
Valore intera produzione a prezzi di base: circa 2 miliardi di euro (Istat 2008).
Numero alberi per azienda: il 60% delle aziende possiede meno di 100 alberi d’olivo; il 78% non oltre i 250, per una quota di olio prodotto pari al 46% del totale; il 12% tra i 250 e i 500 alberi; l’1,3% oltre 1000. Queste ultime due categorie detengono una quota di olio prodotto pari ad un quarto del totale.
Numero frantoi: 6.300, di cui il 23% a pressione.
Tipologia di conduzione aziendale: prevalgono aziende di “autoconsumo”, pari al 66,1% del totale.

INDUSTRIA DELL’OLIO

Imprese del settore: 220;
Numero di occupati: 4.200 (occupati/impresa: 19);
Fatturato industria dell’olio: 3,7 miliardi di euro (3,3% di industria alimentare);
Quota di mercato prime 4 imprese: 37,4%.

LA PRODUZIONE DI QUALITÀ
L’Italia vanta oltre 500 varietà di olive autoctone, ed è leader nel settore degli oli extra vergini di oliva certificati. 38 DOP e 1 IGP, le denominazioni ottenute finora.

Nel corso del 2007 la produzione di olio certificato è stata pari a circa 8.598 tonnellate, per un giro di affari di 97 milioni di euro (fatturato al consumo).

IMPORT/EXPORT

Import di olio d’oliva e sansa: 1.272 milioni di euro, con un peso sul totale agroalimentare del 3,9%; Export olio d’oliva e sansa: 1.156 milioni di euro, con un peso sul totale agroalimentare del 4,5%;

Export/Produzione: 52,7%;

– Delle oltre 500 mila tonnellate importate mediamente negli ultimi quattro anni, il 73% è composto da olio extravergine e vergine;
– Principali Paesi fornitori: negli ultimi quattro anni, il 52% delle importazioni italiane provenivano dalla Spagna, il 19% dalla Grecia ed il 20% dalla Tunisia;
– Anche le esportazioni, che in media si attestano a 340 mila tonnellate risultano particolarmente concentrate nel segmento dell’olio extravergine e vergine: 64%;
– Secondo i dati Istat, nel 2008 l’import di olio in volume è diminuito (-6%), mentre l’export ha tenuto (+1%). Inoltre, l’aumento del valore delle esportazioni (+3%), insieme alla flessione della spesa (-7%), ha ridotto il deficit della bilancia commerciale del settore portandolo a 116 milioni di euro. Si tratta del saldo negativo più basso mai registrato dal 2001 a oggi.
– Nel 2008, tra i principali Paesi fornitori, soltanto la Spagna ha lievemente migliorato i livelli in volume dell’anno precedente (+1%), mentre la spesa per l’olio spagnolo è diminuita dell’1%.
– Tengono le esportazioni in volume negli Stati Uniti. Buona le esportazioni italiane in Francia (+10%) e nel Regno Unito (+16%). Flessione del 3% in Germania.

La domanda
 
Spesa annua delle famiglie: 4.034 milioni di euro; spesa annua procapite: 105,84 milioni di euro; consumo medio di olio: 12 chili pro capite

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