Redditi degli agricoltori a picco (-20% dal 2001 ad oggi) e calo dei prezzi. E’ forte la preoccupazione della Cia Toscana per il permanente stato di crisi dell’agricoltura toscana e delle imprese. E quel che più preoccupa è che resti una grande incertezza sul futuro. Così non và! E’ in sintesi quanto è emerso dall’ultima riunione della direzione regionale della Cia Toscana.
Settore in sofferenza – “C’è una sofferenza costante nella gestione delle imprese agricole in Toscana – sottolinea Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana –. Rispetto al 2008 il settore agricolo ha retto rispetto ad altri comparti che sono crollati e hanno fatto registrare licenziamenti in massa. Ma bisogna considerare come si venga da otto anni in cui gli agricoltori hanno perso oltre il 20% del reddito. Troppo. La situazione non è più sostenibile”. Quali sono le priorità della Cia regionale?: “Vanno presi provvedimenti immediati – aggiunge Pascucci – affinché questo stato di crisi venga ridimensionato, attraverso sostegni per il rilancio dell’agricoltura, sia a livello nazionale con la conferenza dell’agricoltura che porti ad un progetto di rilancio delle nostre produzioni e imprese. Sia a livello regionale grazie agli strumenti di programmazione ovvero il Piano di sviluppo rurale e il Piano agricolo regionale, che vanno ricalibrati e adeguati al momento di crisi”.
Tempo di bilanci – Proprio venerdì 31 luglio presso la Giunta regionale della Toscana la Cia regionale organizza un incontro per approfondire le priorità del Psr: “Dopo due anni e mezzo di nuova programmazione – spiega Pascucci – è necessario fare il punto, e valutare se gli obiettivi sono stati raggiunti o meno, pensare a nuovi strumenti e sostegni che puntino al rilancio dei settori in difficoltà. In primis la zootecnia, la cerealicoltura e la floricoltura: bisogna rilanciare i patti di filiera ovvero rafforzare la competitività delle filiere di queste produzioni, irrobustire ed ampliare le aggregazioni dei produttori e del prodotto. Se così non fosse, diventerebbe difficile coniugare l’obiettivo di avere cibi sani e di qualità e prezzi accessibili per i consumatori ma al tempo stesso che siano remunerativi per i produttori agricoli”. Fra i punti affrontati la difficoltà nei rapporti con le banche per l’accesso al credito e per i relativi costi; dall’assemblea della Cia regionale viene una forte sollecitazione anche verso il Governo nazionale affinché intraprenda azioni più efficaci per fronteggiare la crisi. “Va ridata competitività alle nostre imprese – aggiunge il presidente della Cia Toscana -, recuperando valore aggiunto offrendo ai consumatori prodotti di qualità legati al territorio, anche per questo è necessario rafforzare le relazioni e gli accordi di filiera. Il rilancio dell’intera economia toscana sarà più concreto e duraturo se gli operatori e gli imprenditori della nostra regione sapranno affrontare “insieme” questa sfida per uscire dalla crisi, trasformandola in opportunità per il rilancio e lo sviluppo delle imprese, dei territori, dei settori”. Inoltre la direzione ha fatto il punto sulla legislazione e la programmazione regionale in particolare approfondendo il Psr, la legge faunistica ed il piano straordinario per il contenimento degli ungulati, la legge sulle bonifiche, la legge aree protette, il Piano integrato territoriale (Pit – urbanistica) e la legge sull’agriturismo.
Appello alla Giunta regionale – A proposito di questi provvedimenti la Direzione della Cia Toscana sollecita la Giunta regionale a rendere operativi con tempestività gli impegni assunti in materia di legge faunistica, piano straordinario per il contenimento degli ungulati, Piano Integrato Territoriale ed invita la Giunta stessa a continuare il confronto e la concertazione con le parti sociali sugli altri atti, programmazioni e proposte di legge. Tutti provvedimenti sui quali la Direzione della Cia Toscana conferma la propria disponibilità al confronto, provvedimenti sui quali la Confederazione ha avanzato da tempo valutazioni, considerazioni, osservazioni e proposte specifiche affinché si individuino percorsi e “soluzioni”, per quanto possibile, condivise.
Rosanna Paliotta