PSR Toscana da adeguare alla crisi

Una riflessione sul Piano di sviluppo rurale nel pieno della fase di crisi economica globale in corso, nel tentativo di dare una risposta complessiva alle difficoltà dell’agricoltura, utilizzando tutte le risorse disponibili. E’ quello che chiede la Cia Toscana proprio quando il Psr 2007-2013 è al giro di boa e la Regione Toscana ha avviato la prima fase di valutazione dei risultati e di adattamento del Piano e dei suoi strumenti applicativi. Questo il quadro del convegno – in programma venerdì 31 luglio, ore 9.30, a Firenze, presso Palazzo Strozzi Sacrati – Giunta Regionale (Sala Pegaso – Piazza Duomo) – promosso da Cia Toscana e Cipa-at sviluppo rurale, nell’ambito delle iniziative di Arsia in collaborazione con la rete delle agenzie formative, che vedrà la presenza del presidente della Giunta regionale e assessore all’agricoltura Claudio Martini, dei direttori di Arsia e Artea, dei dirigenti della Regione Toscana, con le conclusioni del presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci.

Le richieste – I tavoli istituzionali e di concertazione si sono confrontati con le proposte della Regione Toscana relative al pacchetto di nuovi interventi del PSR per 128 milioni di euro, derivanti dalla riforma della Politica agricola comune (Pac) e dalle misure anticrisi. Un pacchetto che è stato alla fine varato con l’apprezzamento della Cia Toscana e di tutto il mondo agricolo. "Risorse – spiega Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana – che dovrebbero intervenire sugli investimenti nelle filiere in maggiore difficoltà, sul credito, sulle risorse idriche ed energetiche, sulla salvaguardia del territorio, sul completamento della “banda larga” nelle aree rurali". E’ essenziale per la Cia Toscana, infatti, accelerare i tempi di istruttoria e di pagamento delle domande, anche per dare respiro alle aziende, duramente colpite dalla crisi, così come urgente è l’attivazione della programmazione Leader e delle misure del Psr non ancora attivate. In discussione è anche la validità dei criteri di selezione delle domande, adottate nelle prime fasi del Piano. "Per questo – prosegue Marco Failoni, della presidenza Cia Toscana – abbiamo chiesto una correzione dei criteri che porti da un lato ad una loro netta semplificazione, e dall’altro lato a valorizzare maggiormente gli investimenti di qualità favorendo l’ampliamento della platea di aziende che usufruiscono del sostegno del Psr". Altro tema che il convegno affronterà sarà quello degli strumenti che contribuiscono ad attuare le strategie regionali: la buona politica ha bisogno di una efficace gestione. Per la Cia regionale quindi, la necessità di approfondire valutazioni e proposte relative a due aspetti chiave della funzionalità del Psr: "Il sistema di supporto alle imprese – aggiunge Alessandra Alberti, presidente Cipa.at sviluppo rurale -, in termini di consulenza, informazione, formazione e trasferimento della conoscenza, che deve realizzarsi attraverso un sistema a rete che metta in sinergia tutti gli attori del sistema agricolo e rurale. Ma anche – conclude – approfondire il sistema procedurale, che deve essere costantemente sottoposto a verifica e miglioramento, affinché riesca a dare risposte efficienti e celeri al sistema delle imprese, mettendo in atto tutte le possibili iniziative di semplificazione e snellimento".

Rosanna Paliotta

 

Informazione pubblicitaria