“Sulle razze autoctone a rischio di estinzione tra le quali il suino nero lucano, come pure su alcune specie floreali, la Regione Basilicata ha varato lo scorso anno la legge 50/2008 relativa alla salvaguardia della biodiversità che dà la possibilità di tutela e finanziamento con fondi rivenienti dal Psr – Piano di sviluppo rurale 2007-2013”. Lo ha dichiarato a Tricarico l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, nel corso di una tavola rotonda dedicata all’allevamento del Suino nero il cui progetto di recupero è stato avviato da alcuni anni dall’Alsia, dall’Associazione allevatori (Apa), dalla soppressa Comunità montana Medio Basento e dell’Università di Basilicata. Il Suino nero fa parte della specie suina Apulo-Calabrese ed è inserito negli elenchi del decreto ministeriale di tutela 127/2009; mentre l’Associazione nazionale suini in forza della legge 30/91 ne cura la conservazione dei libri genealogici e dei registri anagrafici. Recenti dati individuano in circa 120 il numero di femmine riproduttrici presenti in Basilicata.
Realizzare la filiera – “La finalità del progetto – ha detto Viti- è quello di realizzare una filiera di tale razza tradizionale con la conseguente produzione e commercializzazione di prodotti tipici di qualità. In tale quadro il Dipartimento Agricoltura su proposta dell’Autorità di Gestione del Psr intende destinare 4,5 milioni di euro a beneficio della Misura 214 del Psr indirizzata alla salvaguardia della biodiversità. Il tema, che rientra nelle attività di modifica del Psr, è attualmente al vaglio al vaglio dei servizi tecnici dell’Unione europea”.
Rosanna Paliotta