“Il voto ci avvicina al risultato per il quale sta lavorando il Ministro italiano, in sintonia con tutto il Governo. Siamo ancora lontani dall’aver concesso aiuti decisivi al settore, ma è chiaro che si sta profilando una soluzione che interpreta da vicino la posizione che abbiamo assunto alcuni mesi fa e che abbiamo ribadito al Consiglio informale dei Ministri dell’Agricoltura in Svezia l’altro giorno". “Sono convinto che la qualificata presenza istituzionale alla Presidenza della Commissione agricoltura, così bene interpretata dall’On. De Castro, abbia contribuito a questo ulteriore avvicinamento al traguardo auspicato". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato il voto del dell’Assemblea plenaria del Parlamento europeo, che oggi ha approvato la proposta della Commissione europea di prorogare fino al febbraio 2010 gli aiuti Ue all’intervento per il burro e il latte in polvere, insieme alla richiesta (nello stesso parere) di introdurre anche aiuti finanziari per lo stoccaggio dei formaggi.
Anche i PSR per superare la crisi del settore – “Serve un’azione più incisiva nei confronti del settore lattiero caseario, che sta attraversando una profonda crisi, che passi anche attraverso i Programmi di sviluppo rurale (PSR)”. Questo è quanto ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, commentando i dati relativi alle scelte operate dalle singole Regioni nella fase di ridefinizione dei PSR 2007-2013.
Risorse – “A seguito della riforma della Health Check della Politica agricola comune (Pac) – ha spiegato il Ministro – ai Psr italiani sono infatti state assegnate risorse aggiuntive per complessivi 1,156 miliardi di euro, che avrebbero dovuto essere destinate al finanziamento delle cosiddette ‘nuove sfide’, tra cui figura anche il settore lattiero caseario". “Ebbene – ha proseguito Zaia – nonostante il Piano strategico nazionale (Psn) sullo sviluppo rurale abbia evidenziato l’esigenza di sostenere con decisione tale settore, sia con interventi rivolti al sostegno degli investimenti che con misure finalizzate alla diffusione dei pascoli estensivi, non tutte le Regioni hanno dimostrato la giusta sensibilità nei confronti di tale problematica.”
Regioni e misure – Le Regioni che hanno deciso di attivare misure specifiche in favore del settore latte sono 12, ma sono solo due quelle che vi hanno destinato almeno il 20% delle risorse aggiuntive disponibili (Tabella allegata). Le misure più gettonate sono quelle indirizzate al miglioramento della qualità lungo tutta la filiera, all’introduzione di innovazioni, alla riduzione dei costi di produzione e al miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione; meno spazio è stato invece dedicato alle misure che puntano al miglioramento dei pascoli estensivi. “Le Regioni – ha concluso il Ministro – dovrebbero fare di più, finalizzando al meglio gli interventi previsti dai Programmi di sviluppo rurale, anche in considerazione del fatto che, in accordo con le stesse Regioni, è stato deciso di destinare parte delle risorse attivabili attraverso l’articolo 68 del regolamento di riforma della Pac proprio in favore di tale settore”.