Danni selvaggina: a Lucca aziende risarcite entro novembre

Danni da cinghiali: entro il mese di novembre saranno risarcite le prime denunce effettuate nel 2008 dalle imprese agricole che rientrano nei comuni dell’Ambito Territoriale di Caccia Lucca 12. Una settantina le aziende interessate nella prima fase, in particolare vitivinicole e cerealicole che si sono viste distruggere vigne e campi seminati. Intorno ai 50 mila euro il valore complessivo delle denunce. Almeno nella prima mandata. Buone notizie per centinaia di imprese agricole “devastate” dai cinghiali e da selvaggina, e alle prese, ormai da anni, con una vera e propria emergenza che aveva portato la maggiore organizzazione agricola in Piazza a Firenze contro la Regione Toscana. A darne notizia è stessa Coldiretti Provinciale (www.lucca.coldiretti.it) che conferma anche che i danni denunciati entro i primi 8 mesi del 2009 saranno liquidati entro il mese di dicembre mentre i successivi entro il febbraio 2010. Un modus operandi che dovrebbe costituire “la regola – spiega Coldiretti – di carattere generale per cui i danni dell’anno precedente siano liquidati entro il febbraio dell’anno successivo”. 

Comuni interessati – Interessati tutti gli agricoltori che hanno fatto denuncia che rientrano nell’Atc 12 ovvero dei Comuni di Barga, Coreglia, Bagni di Lucca, Fabbriche di Valico, Borgo a Mozzano, Villa Basilicata, Montecarlo, Altopascio, Porcari, Capannori, Lucca, Pescaglia, Massarosa, Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Strettoia, Seravezza e Stazzema. Una buona nuova per le imprese “colpite”, soprattutto dal fenomeno del proliferare incontrollato dei cinghiali, frutto dell’azione svolta all’interno dei comitato di gestione dell’Atc Lucca 12 dai rappresentanti dell’organizzazione agricola che ora “si augura si possa arrivare alla stessa positiva conclusione per l’Atc Lucca 11 con competenza della Garfagnana. I problemi legati alla gestione della caccia, ed in particolar modo della selvaggina (ungulati) in Provincia di Lucca sono sempre tanti ma confidiamo che d’intesa con le associazioni venatorie ed ambientaliste si possano fare ulteriori passi avanti nella corretta gestione del territorio dal punto di vista faunistico e delle esigenze delle aziende agricole per lo meno in attesa che la Regione Toscana – spiega Dina Pierotti, Presidente Provinciale Coldiretti – si doti di strumenti legislativi che tengano in maggiore considerazione il diritto degli agricoltori di poter produrre senza vedersi espropriare tale diritto da un falso ambientalismo che crea problemi sia a chi vorrebbe esercitare serenamente l’attività venatoria, sia a chi vorrebbe coltivare liberamente il proprio fondo senza alzarsi un mattina e trovare il campo di farro, o di patate arato da branchi di cinghiali”.

Buone notizie – Ma le buone notizie non sono finite per gli agricoltori. Coldiretti accoglie con soddisfazione anche la notizia dell’approvazione, da parte dell’Atc 12, del nuovo regolamento per la concessione di contributi per gli interventi di miglioramento ambientale e incremento faunistico (realizzazione di colture a perdere, rilascio fasce di prodotto agricolo, aratura tardiva delle stoppie di grano, recupero e messa a coltura di terreni incolti e cespugliati, realizzazione di siepi, allagamento di terreni, messa a dimora di piante da frutto, recupero e ripristino di punti d’acqua e realizzazione di punti di abbeverata) che dovrebbero aumentare, se pur di poco, il contributo concesso agli agricoltori che si impegnano a mantenere sul terreno alcuni tipi di colture in determinati periodi dell’anno in maniera che gli uccelli si possano nutrire e possano trovare un habitat idoneo alla loro sopravvivenza. Più facile anche presentare le domande con l’introduzione dell’autocertificazione. “Come organizzazione non possiamo che essere soddisfatti – conclude Dina Pierotti – di questi risultati. Ora lavoriamo ancora insieme, e sempre più in sinergia per il bene dell’agricoltura e del territorio”.

 

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