“Dobbiamo chiedere che i prodotti agricoli, a partire dal grano, escano dalle speculazioni di mercato. Ci preoccupiamo che una maglia o una scarpa possa essere il prodotto dello sfruttamento del lavoro minorile e poi non ci poniamo domande quando compriamo un prodotto finanziario che può contenere speculazioni che poi contribuiscono a far morire la gente di fame e mettono a rischio l’impresa agricola. È necessario ritornare all’economia reale e a un’agricoltura dei territori, che valorizzi e tuteli le diverse identità produttive del nostro Paese”. Con queste parole il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia è intervenuto alla Conferenza Nazionale della Cia in svolgimento in questi giorni a Lecce sul tema “Agricoltura: le nuove sfide. Federalismo, Europa e mercato”.
Fondo di solidarietà – “So che siete preoccupati – afferma il Ministro – per il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale con il quale si riuscirebbero a recuperare 330 milioni di euro entro fine anno. Ma su questo aspetto il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha dato la sua parola”. “Le assicurazioni in agricoltura sono una scelta imprenditoriale per tutelare la propria produzione, ma purtroppo ci sono tanti agricoltori che pur non assicurandosi poi chiedono gli interventi statali. Voglio precisare che se finanzieremo il fondo non si potrà dar corso a tutte le richieste che ci arriveranno.”
Ottimismo – “Oggi l’economia mondiale sta attraversando una crisi difficile, e l’emorragia dei consumi non ha risparmiato le produzioni agricole. Ma vorrei ricordare che non ho mai conosciuto pessimisti che abbiano fatto fortuna, è necessario quindi guardare con fiducia ai prossimi mesi consapevoli che il sistema economico sta già mostrando i primi segnali di ripresa”. “La nostra agricoltura – continua il Ministro – possiede un punto di forza notevole, che è quello delle produzioni identitarie dei nostri territori, sinonimo di eccellenza e qualità e per questo tipo di prodotti i consumatori sono disposti a spendere di più. Abbiamo, inoltre, a disposizione 160 milioni di euro che provengono dai sottoutilizzi comunitari, ovvero soldi europei che l’agricoltura italiana non riusciva a spendere e che tornavano all’Europa: ora ce li portiamo a casa”. “Oggi secondo un recente sondaggio il 72% degli italiani sarebbe pronto a spendere di più se avesse la certezza dell’origine dei prodotti; il provvedimento sull’etichettatura approvato in questi giorni al Senato va proprio in questa direzione ”.
Accordi – “La scorsa settimana l’Italia ha aderito al documento promosso da Parigi contro la crisi europea del settore lattiero caseario. Un accordo che rafforza l’asse italo – francese e sottolinea la presenza di ”una maggioranza qualificata” in Europa formata da 20 Paesi, che delineano una road map definita e condivisa per far uscire dalla crisi questo comparto oggi in difficoltà”. "Un risultato diplomatico, che si unisce al lavoro di squadra che stiamo facendo con De Castro in Europa, e che ci fa ben sperare nel risultato positivo delle partite che stiamo giocando”. “Spesso mi sento dire che abbiamo tagliato il bilancio dell’agricoltura, ma tra gli aspetti prioritari del mandato che ci hanno dato gli elettori c’era quello di rimettere a posto i conti dello Stato. I tagli hanno riguardato tutti i ministeri e la manovra finanziaria da 34 miliardi di euro è stata fatta senza mettere le mani in tasca agli italiani". Il Ministro Zaia concludendo il suo intervenuto ha invitato tutti i presenti a osservare un minuto di silenzio per le vittime del maltempo nel messinese.