“Una vera e propria boccata d’ossigeno per l’agricoltura toscana. Ce n’era bisogno, lo ha sottolineato il presidente della Cia Toscana, Giordano Pascucci, commentando la decisione della Giunta regionale della Toscana di anticipare, come prevede la Comunità Europea, l’erogazione dei premi Pac (Politica agricola comune) di tre mesi. E’ molto positiva, continua Pascucci, l’iniziativa della Regione Toscana che con l’incremento dei fondi (15 milioni) consente di assicurare alle imprese agricole l’anticipo dei premi per un importo complessivo di 82 milioni di euro, una risposta concreta ai bisogni di liquidità sollecitati dalle imprese agricole per fronteggiare la crisi più grave degli ultimi venti anni”.
I premi Pac – L’anticipo dei contributi comunitari previsti dalla Pac sarà versato entro la prossima settimana a 35mila aziende agricole toscane. I premi annuali sono destinati al settore sulla base delle superfici utilizzate e indipendentemente dalle colture (ovvero il disaccoppiamento). Bene le risorse in anticipo – ribadisce la Cia Toscana –, anche se è necessario proseguire con determinazione ed efficacia affinché l’integrazione delle politiche, delle strategie e delle programmazioni contribuisca ad innescare un processo virtuoso, per questo la Cia chiede alle istituzioni toscane un impegno straordinario per mettere a disposizione della aziende agricole, degli interventi ulteriori ad hoc per superare la crisi.
Appello alle banche – “Ora – spiega Pascucci – è prioritario sollecitare le banche affinché “allentino” la presa verso le aziende agricole, possano avere facilitazioni in fatto di accesso al credito, ottenere la dilazione del pagamento delle rate dei prestiti, dei mutui, per avere la liquidità necessaria per la conduzione dell’impresa. Tutto questo permetterebbe – continua Pascucci -, di “sostenere” concretamente le imprese in una fase difficile affinché possano avere la liquidità necessaria sia per la gestione ordinaria che, eventualmente, per favorire gli investimenti, in tutti i settori, dalla zootecnia, alla viticoltura, alla cerealicoltura. Le imprese devono innovare ed essere per il futuro più competitive L’innovazione e la competitività hanno bisogno di investimenti”. Il settore ha insomma necessità di “attenzione “ e di scelte impegnative – afferma la Cia Toscana – per uscire dalla crisi e per costruire un futuro sostenibile, per le aree rurali, per le imprese agricole e per gli agricoltori.