In occasione del Summit mondiale sulla sicurezza alimentare che si è aperto oggi a Roma, Agrofarma, Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica, risponde all’appello della FAO di assicurare una sufficiente offerta di cibo, sicuro e nutriente, per una popolazione mondiale che si prevede supererà i 9 miliardi nel 2050. Lo stesso Jacques Diouf, direttore generale della Fao e promotore in prima persona del Summit, ha specificato che “l’insicurezza alimentare è aumentata ovunque nel mondo nel corso degli ultimi tre anni, a causa della crisi mondiale del 2007-2008, indotta dall’impennata dei prezzi delle derrate alimentari ed acuita dalla crisi finanziaria ed economica che affligge il mondo da oltre un anno”. “Per la prima volta nella storia dell’umanità – ha poi sottolineato Diouf – il numero delle persone che soffre la fame ha raggiunto il miliardo, ovvero il 15% della popolazione mondiale”.
Appello Fao accolto – “Accogliamo con favore l’appello della FAO – afferma Luigi Radaelli, Presidente di Agrofarma– partendo dalla consapevolezza che proprio dall’agricoltura deve venire una risposta decisiva alla crescente domanda di prodotti alimentari da parte di una popolazione mondiale in continua crescita. In particolare, le aziende del settore sono già impegnate per rispondere in modo adeguato agli interventi che la FAO ha correttamente indicato contro l’insicurezza alimentare.”
Ruolo degli agrofarmaci – “Gli agrofarmaci svolgono un ruolo chiave per produrre cibo quantitativamente sufficiente e qualitativamente sano: già oggi consentono di garantire a tutti i cittadini dei paesi industrializzati la possibilità di acquistare le quantità di frutta e verdura necessarie ad una dieta equilibrata, ricca di vitamine, e a prezzi accessibili e potrebbero sicuramente permettere quegli aumenti di produttività indispensabili per aiutare a risolvere i problemi alimentari dei paesi poveri. – continua Luigi Radaelli -“Al momento si stima che senza gli opportuni trattamenti fitosanitari il 61% dei raccolti europei andrebbero distrutti a causa di parassiti e di altri agenti patogeni. È infatti grazie all’impiego di agrofarmaci che negli ultimi 50 anni si è verificato un generale incremento della produttività e dell’efficienza agricola, una riduzione dei costi, raccolti più abbondanti e prodotti di maggiore qualità, fattori che contribuiscono al raggiungimento della sicurezza alimentare”.