Rocco Tiso confermato presidente di Confeuro

Rocco Tiso è stato confermato Presidente della Confeuro. La Confederazione delle Associazioni e Sindacati Liberi dei Lavoratori Europei, che in questi anni ha allargato la proprio rappresentanza fino a toccare la quota di 250.000 associati, ha confermato ad unanimità il mandato del Presidente Nazionale. Nel suo discorso di ringraziamento Tiso  ha confermato che i prossimi obbiettivi del sindacato saranno l’allargamento delle tutele nei confronti dei lavoratori, la salvaguardia ambientale del territorio, i giovani, e propone: gli aiuti della PAC a chi usa la terra per produrre beni primari, è questa la riforma della filiera agricola necessaria. E’ inaccettabile che gli agricoltori veri siano costretti a dividersi un tozzo di pane, mentre chi sulla terra ci fa tutt’altro che produrre beni agricoli possa farne largo utilizzo.

Futuro – Nella relazione di Tiso molto spazio è stato dato alla situazione dei giovani. Sono questi ultimi – ha dichiarato – a dover guidare i nostri prossimi passi, a loro spetta il compito di guadagnarsi un posto nella società del domani. Noi , per canto nostro, dobbiamo liberarli da una serie di vincoli che la nostra generazione ha posto loro di intralcio, ad esempio smettendo di nascondere quella che nei fatti è una vera e propria precarietà dietro la definizione di flessibilità del lavoro. A supporto della tesi del Presidente Nazionale Confeuro è intervenuto anche Corrado Rossitto, Presidente della CIU ( la Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali ). E’ ai giovani – sostiene Rossitto – che spetta il compito di elaborare una definizione più ampia di ricerca agricola che tenga conto delle sfide che si pongono per l’agricoltura italiana. La necessità di puntare sui giovani – prosegue Tiso – non è uno slogan retorico come spesso viene fatto da altre organizzazioni, nel nostro sindacato a confermarlo c’è l’età media delle nostre classi dirigenti. Ad essere retorico non è nemmeno il nostro continuo appello volto a favorire la partecipazione delle donne nell’indotto agricolo, altro dato inoppugnabile infatti è quello che vede la maggioranza al femminile del Patronato Labor nella Regione Lazio e l’ altissima percentuale di donne iscritte al sindacato.

Il sindacato – La Confeuro – ha concluso Tiso  – non è un sindacato vetrina nel quale si può dire tutto e il contrario di tutto, che ha bisogno di andare in piazza per fare delle comparsate. La Confeuro è un sindacato serio, disposto anche ad incrociare le braccia e chiedere ai propri iscritti di lasciar marcire le derrate agricole, pur di far capire alla politica di questo Paese che l’agricoltura è patrimonio della collettività, e  prima caratteristica necessaria di un’Europa comune.

 

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