Finalmente sarà un soggetto terzo a decidere sulla qualità dei vini. Dopo 17 anni di impasse legislativo, non saranno più i Consorzi a giudicare i vini dei loro iscritti. “Questa legge si pone l’importante obiettivo di mettere ordine in uno dei settori più prestigiosi e importanti dell’agroalimentare italiano, qual è quello del vino. Si tratta di un provvedimento che si incardina sulla tutela e sulla valorizzazione della qualità di un prodotto d’eccellenza del nostro Paese.” Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia commenta il primo sì al nuovo decreto legislativo di tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini, che, dopo 17 anni, sostituisce e rinnova la materia della legge 164 del 1992. Il Decreto legislativo in questione, grazie ad un lungo lavoro di concertazione con le parti sociali, la filiera e le Regioni, modifica la legge vigente e la adegua alle profonde innovazioni introdotte dalla nuova OCM vino.
Tutele per i produttori – “Questa nuova legge – spiega il Ministro – presenta una novità di portata storica: sarà infatti un soggetto terzo a decidere sulla qualità dei vini, e non più i Consorzi. Se un provvedimento simile fosse stato varato tempo addietro, casi come quello del Brunello non sarebbero accaduti. In questo modo invece saranno tutelati tutti quei produttori onesti che ogni giorno fanno il proprio lavoro con serietà e rispettando le regole. Le aziende interessate al provvedimento sono ben 265 mila. Dobbiamo evitare il ripetersi di scandali che vadano a intaccare l’immagine del vino italiano, simbolo del Made in Italy nel mondo”.