“Servono misure straordinarie per fronteggiare la grave crisi di mercato e scelte di politica agraria ed economica capaci di valorizzare la produzione agricola e il settore agroalimentare italiano. Il ministro Zaia non dichiara che il Fondo di solidarietà è finanziato in buona parte dagli stessi agricoltori. Proclamare subito lo stato di crisi” ha dichiarato Giuseppe Politi, presidente della Cia, dopo l’approvazione alla Commissione Bilancio della Camera delle misure previste per l’agricoltura.
Le misure – “Il maxiemendamento alla finanziaria, presentato dal Governo, e approvato in sede di Commissione Bilancio della Camera, pur rappresentando un positivo passo in avanti, ottenuto anche per la nostra mobilitazione, non ci soddisfa. Le risorse previste per il Fondo di solidarietà nazionale per oltre la metà sono prelevate dalle “tasche” degli stessi agricoltori attraverso l’articolo 68 e la Ocm vitivinicola e questo non viene dichiarato dal ministro Zaia. Restano, infatti, fuori dalla finanziaria capitoli di sostanziale importanza per gli agricoltori, come la proroga degli sgravi contributivi e previdenziali per le aree svantaggiate e le agevolazioni sui carburanti”. E’ quanto afferma il presidente della Cia, Giuseppe Politi che spiega come le misure previste siano di corto respiro, e non garantiscano il futuro delle imprese agricole né, tanto meno, il rilancio complessivo del settore. Andrebbe -ha continuato Politi- subito proclamato lo stato di crisi di settore e convocato il tavolo agroalimentare per trovare soluzioni tempestive. Pertanto -ha concluso Politi- prosegue lo stato di mobilitazione della Cia per sollecitare il Parlamento ad utilizzare tutti gli strumenti possibili e necessari per migliorare il testo e renderlo idoneo alle reali esigenze del mondo agricolo. In questo senso chiediamo che non venga utilizzato da parte del Governo lo strumento della richiesta della fiducia”.