È stata approvata all’unanimità la legge che modifica il vecchio ordinamento regionale sugli agriturismi in Toscana. Sui contenuti del testo di legge, come anche sulle richieste congiunte di emendamento, si è registrata la convergenza degli interventi dei consiglieri Virgilio Simonti (Pd), Giuseppe Del Carlo (Udc) e Angela Notaro (An/PdL). Mentre il presidente della Regione Claudio Martini ha raccolto l’invito di coinvolgere la II Commissione nella valutazione del Regolamento di attuazione.
Cia Toscana – Soddisfazione da parte della Cia Toscana per l’approvazione all’unanimità della nuova legge regionale sull’agriturismo. "Finalmente. Si tratta di una notizia attesa da tempo – commenta a caldo Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana – che apprendiamo con grande soddisfazione. Con l’approvazione del Consiglio regionale di oggi, si apre una nuova era per gli oltre 4mila strutture agrituristiche della nostra regione. La nuova legge permetterà alle imprese agricole di essere più competitive, di offrire servizi di qualità ai turisti che vivono il nostro territorio valorizzando l’enogastronomia tipica, la vendita diretta e la filiera corta. Si rafforzerà inoltre il legame tra attività agricola e attività agrituristica con l’obiettivo di migliorare la componente agricola di tali attività e qualificare ulteriormente i prodotti agricoli e i servizi offerti che contribuiscono allo sviluppo locale"
La nuova legge – Con questa legge si demarca il confine, meglio che in passato, fra azienda agricola e attività rurale generica. Un capitolo importante è quello legato alla somministrazione dei pasti in azienda: "E’ importante – sottolinea Pascucci – che si siano incentivate le attività per la somministrazione dei pasti in azienda, aprendo anche ai non ospiti, di degustazione, quelle legate all’enogastronomia, i piccoli ristori agrituristici, utilizzando i prodotti aziendali e o delle altre imprese agricole". Molto importante poi anche la valorizzazione delle produzioni aziendali, in primis per la vendita diretta. "Apprezziamo – dice Pascucci – anche le ipotesi di semplificazione delle norme e delle procedure, l’introduzione della Dia, il rafforzamento delle attività agricole valorizzando la principalità (delle attività), e il superamento di alcune limitazioni sono valutate positivamente". Per entrare in vigore la nuova norme, deve essere approvata dalla Giunta regionale il relativo regolamento di attuazione; il Consiglio – prosegue la Cia Toscana – ha approvato due ordini del giorno che impegnano la giunta ad approvarli entro la fine di questa legislatura. "Per questo – sollecita Pascucci – chiediamo al presidente Martini, che ha dimostrato grande attenzione alle tematiche dell’agriturismo e ai problemi dell’agricoltura in genere, anche nella veste di assessore all’agricoltura, di convocare al più presto un tavolo di confronto con le organizzazioni agricole per la definizione dello stesso regolamento e per l’immediata entrata in vigore delle nuove norme sull’agriturismo".
Coldiretti applaude al via libera per la nuova legge agrituristica – E’ una conquista per l’organizzazione agricola e le imprese toscane che, da anni, chiedevano alla Regione di riscrivere le regole, dettate dalla legge n. 30/03: un intervento legislativo giudicato ormai indispensabile andare incontro alle esigenze del mercato e dei consumatori. “E’ una legge voluta dai produttori che tutela gli ospiti: la Toscana è la prima regione a introdurre e valorizzare il concetto della filiera agricola italiana”, esulta Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana e di Terranostra nazionale. Umore più che giustificato, dopo la preoccupazione dei giorni scorsi, quando l’improvviso e ingiustificato stop, registrato dall’articolato nella seduta dello scorso 10 dicembre, che aveva portato Coldiretti nuovamente alla mobilitazione e all’annuncio del presidio di Palazzo Panciatichi, per domani. La situazione si è sbloccata nel tardo pomeriggio, con la decisione del parlamento toscano di anticipare la discussione del punto e, al termine della lunga discussione, con il plebiscito per un provvedimento che è riuscito a mettere d’accordo maggioranza e opposizione. Una scelta che ha portato Coldiretti a comunicare la conclusione dell’azione di protesta.
Terranostra – “Abbiamo finalmente raggiunto un obiettivo importante: questa legge rappresenta una delle priorità per l’agricoltura toscana, indicate da Coldiretti nel novembre 2008 con la grande manifestazione di piazza Santa Croce”, commenta soddisfatto Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Toscana e di Terranostra nazionale. “Diamo atto al presidente Claudio Martini di aver mantenuto l’impegno che si era assunto da mesi; ai componenti della seconda commissione e al parlamento toscano tutto, che hanno contribuito, con gli emendamenti apportati nel corso della discussione, a valorizzare ulteriormente il legame tra agriturismo e territorio, tra agricoltura e servizi, tra qualità e trasparenza. Questa legge è il risultato di un importante lavoro di confronto e di concertazione”, conclude Marcelli. “Adesso invitiamo i rappresentanti delle istituzioni toscane ad andare avanti e ad adottare in tempi stretti il regolamento attuativo, per poter dare applicazione alla norma attesa dagli imprenditori, ma voluta anche dai consumatori che, nell’agriturismo, vedono la prima applicazione della filiera corta”, commenta Roberto Maddè, direttore di Coldiretti Toscana e aggiunge: “L’agricoltura non cerca scorciatoie per “camuffarsi” in qualcosa di diverso, ma vuole mantenere la sua identità e valorizzarla con la massima trasparenza. Con queste regole, solo in agriturismo il consumatore avrà la certezza di trovare in tavola prodotti di cui conosce l’esatta provenienza. Chi cerca sicurezza, qualità e correttezza dunque saprà dove e a chi rivolgersi”.