Maltempo, danni per 200 milioni di euro. Chiesto lo stato di calamità

Campagne allagate, gravi conseguenze per le aziende, che in diversi casi sono anche isolate, diversi gli smottamenti e le frane. I danni ammonterebbero gia’ a decine di milioni di euro. E’ questa una prima stima effettuata dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori per la quale sono risultati devastanti gli effetti delle abbondanti piogge, degli straripamenti e delle esondazioni dei fiumi (come il Tevere, l’Aniene e il Flora), dei corsi d’acqua e della neve che e’ caduta copiosamente e ha distrutto serre e alcune strutture aziendali, come le stalle. Ora si teme per il gelo preannunciato per le prossime ore soprattutto per le coltivazioni orticole a campo aperto.

Frane e trombe d’aria- Diverse sono le aziende agricole -segnala la Cia- invase dalle acque. Molte sono state le frane. Mentre le forti folate di vento (in alcune zone ci sono state violente trombe d’aria) hanno abbattuto alberi da frutta e provocato danni alle strutture serricole, alle attrezzature aziendali e ai ”tunnel” predisposti per le colture orticole invernali. In molti campi dove si era seminato nelle scorse settimane, c’e’ il rischio della risemina. La violenza delle acque -avverte la Cia- ha spazzato via intere colture. Oliveti, vigneti, frutteti, orti sono andati sottoacqua. Stesso discorso per i macchinari agricoli coperti dal fango.

Zootecnia – Anche per il settore zootecnico -sostiene la Cia- lo scenario non è certo più allegro. Le intemperie hanno provocato, infatti, danni agli allevamenti. La neve e la pioggia hanno reso impraticabili molte strade di campagna che conducono alle imprese agricole. E sono in forte pericolo gli approvvigionamenti (mangime e foraggio) per il bestiame, mentre si cominciano a verificare non poche difficolta’ anche nel trasporto del latte. La Cia ha organizzato sul territorio centri di assistenza per gli agricoltori e sta portando avanti un’attenta attivita’ di monitoraggio. Si cerca di valutare le varie situazioni al fine di chiedere lo stato di calamita’ per venire incontro agli imprenditori agricoli colpiti.

Toscana – La Cia Toscana, in una lettera al presidente della Regione Claudio Martini ha indicato le priorità per l’agricoltura, dopo l’azione nei confronti del Governo per ottenere la dichiarazione dello stato di calamità. Stanziamento di adeguate risorse straordinarie e moratoria dei pagamenti fiscali e previdenziali per le imprese e le famiglie colpite sono, secondo Cia Toscana, le priorità per uscire dall’emergenza. "E’ necessario – sottolinea Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana – elaborare rapidamente un piano complessivo che definisca gli interventi a favore di tutti i settori ed i territori colpiti, compresa l’agricoltura e le aree rurali.  Inoltre  è urgente ripristinare quanto prima la viabilità e i servizi essenziali nelle frazioni isolate a causa delle frane e definire il quadro complessivo del fabbisogno di risorse necessarie per l’emergenza, per il ripristino delle strutture danneggiate e la messa in sicurezza delle aree colpite". Secondo la Cia regionale va anche stabilita la destinazione delle risorse già messe a disposizione dalla Regione Toscana, e promuovere d’intesa con il sistema bancario, con Fiditoscana ed i Consorzi fidi, una linea di anticipazione finanziaria garantita ed a costo zero per le imprese e le famiglie colpite.

 

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