"Durante i prossimi tre mesi, la collaborazione tra il Comitato di garanzia e il Consorzio di tutela della Mozzarella di bufala campana Dop, ci permetterà di individuare e programmare un sistema più articolato ed efficiente di tutela e promozione". Così il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia commenta rassicura sulla salubrità del prodotto. "La questione ricalca – commenta il ministro – nel metodo come nel contenuto, la vicenda del Brunello di Montalcino, con l’unica differenza che mentre in quel caso il Comitato di garanzia fu insediato dopo il blocco delle importazioni da parte degli Usa, in questo caso è stato possibile intervenire con tempestività".
Controlli – La Coldiretti di Sergio Marini pone l’accento sull’"esperienza di altri Paesi, che ci insegna che quando non si smascherano anomalie è perché i controlli non si fanno o non si vogliono fare. Grazie al nostro sistema di controllo unico nel mondo – continua Marini – riusciamo a garantire un valore aggiunto del made in Italy alimentare sul quale vigilano oltre un milione di verifiche ed ispezioni all’anno tra Nas dei Carabinieri, Istituto controllo qualità, Agenzie delle dogane, Capitanerie di porto, Corpo forestale e Carabinieri delle Politiche agricole, Asl, ai quali si aggiunge l’attività degli organismi privati".
No anche all’uso indiscriminato degli Ogm – “Condivido ciò che sostiene il presidente di Slow Food, quando chiede si lavori con cautela e attenzione attorno al documento di coesistenza che la Conferenza Stato Regioni è chiamata ad approvare in questi giorni. Da sempre sostengo la necessità di tutelare le produzioni identitarie, che sono strategiche in questo Paese”. Con queste parole il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia commenta le dichiarazioni del presidente di Slow Food Roberto Burdese in merito agli OGM. “Il mio personale punto di vista non è cambiato: sono contrario alle multinazionali che sostengono l’uso indiscriminato degli organismi geneticamente modificati. Impoverirebbe la nostra agricoltura e, consegnando la sovranità sulle sementi nelle mani di pochi, ci relegherebbe in una posizione subalternità al potere economico delle multinazionali”. Riflessioni queste che il Ministro Zaia svolge ampiamente nel suo libro, di prossima uscita per Mondadori con il titolo “Adottare la terra per non morire di fame”.