Controlli sanitari troppo onerosi, le cooperative scendono in campo e lanciano l’sos. Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, e Agci-Agrital hanno inviato una lettera al ministro della Salute Ferruccio Fazio in cui sollecitano anche una rapida armonizzazione delle modalità applicative delle tariffe.
La lettera – “Le difformità interpretative, che permangono ad oltre un anno – si legge nella missiva – dall’approvazione del decreto, accentuano infatti il disagio degli operatori di ambiti territoriali a volte anche limitrofi. È perciò improcrastinabile una rivisitazione del Decreto Legislativo 194/2008 sulle tariffe dei controlli igienico-sanitari a carico delle imprese agricole”.
Il ruolo delle Regioni – La richiesta di incontro, che le centrali auspicano possa svolgersi rapidamente, nasce anche dalle forti sollecitazioni che provengono in tal senso dalle regioni: l’Emilia Romagna ha chiesto la sospensione fino al 30 aprile del Decreto, in attesa del definitivo pronunciamento ministeriale dove sia precisata l’esclusione dal pagamento di tutte le imprese che operano la prima trasformazione. Anche la Puglia ha assunto iniziative analoghe. Un altro aspetto centrale della questione è di estendere alle cooperative agricole l’esclusione della fase della produzione primaria, alla stessa stregua delle imprese agricole: le cooperative agricole, così come definite dal D. Lgs. 228/2001, costituiscono, infatti, il naturale prolungamento dell’azienda agricola attraverso la valorizzazione del prodotto agricolo conferito dai soci e attraverso la fornitura di servizi agli stessi soci.