Un gemellaggio di alto livello internazionale con sei vini del Lazio a confronto con i “mostri sacri” dell’enologia internazionale, dal Sassicaia ai Sauternes. Succede a Roma, nella prima edizione di Roma VinoExcellence & Merano WineFestival, in programma dal 12 al 14 febbraio all’hotel Parco dei Principi.
La rassegna – Un defilé di cento aziende enologiche d’eccellenza, selezionate dal presidente del Merano WineFestival Helmut Kocher e da Ian D’Agata che hanno progettato questo evento a tema vino, di caratura internazionale, per lanciare un gemellaggio tra il festival di Merano e Roma, primo mercato in Italia e unica capitale al mondo, insieme a Vienna, a ospitare vigne nel suo territorio: un terzo della produzione Doc, un’azienda agricola sulla Cassia e le chicche delle micro-vigne in pieno centro storico del Grand Hotel-St.Regis, dello chef Antonello Colonna, e di Villa Medici a Trinita’ dei Monti.
Spazio ai giovani – Dopo 18 anni di crescita esponenziale di Merano WineFestival, che quest’anno ha contato 450 aziende selezionate di cui 150 estere e 120 produttori gastronomici aderenti a Culinaria, ”vogliamo tornare alle radici – ha detto il presidente Kocher – per promuovere, a partire da Roma, il meglio del meglio del panorama mondiale, con un occhio di riguardo ai giovani e ai piccoli produttori, 3 convegni internazionali, 28 degustazioni guidate da 39 esperti di chiara fama”.
Cesanese Docg – Al festival che segna il gemellaggio tra Roma e Merano ”presenteremo la prima annata del Cesanese Docg” ha annunciato il commissario straordinario di Arsial Massimo Pallottini, che sottolinea la soddisfazione del dialogo aperto tra l’enoteca regionale, che ha saputo valorizzare una rete sempre piu’ vasta di produzioni del Lazio di alta qualita’, e i promotori di Merano, ponte per le piazze di Vienna, San Pietroburgo, Riga, Bratislava e Vilnius dove a marzo sono in programma eventi di promozione. ”Merano e’ un nome che da’ garanzia – ha concluso Ian D’Agata – e che offre una vetrina di alto lignaggio a produttori vitivinicoli del Lazio che hanno saputo rivoluzionare il panorama regionale. In questa edizione sono sei, ma siamo certi che l’anno prossimo la selezione ne contera’ ancora piu’ numerosi”.