Legacoop agroalimentare sulla sentenza del Tar del Lazio sulle quote latte: “Passo avanti importante verso la chiarezza e l’equità. Ora si costituisca il fondo a favore di chi ha sempre rispettato le regole. La sentenza del Tar del Lazio, che alcuni giorni fa ha sostanzialmente bocciato i ricorsi di circa 600 allevatori che contestavano le multe latte, pone le basi per poter procedere alla costituzione del fondo a favore di chi, come i nostri soci, ha da sempre rispettato le norme”.
Equità di trattamento – “Come abbiamo sempre sostenuto- prosegue Legacoop agroalimentare – anche durante l’iter parlamentare della Legge 33/2009, ci vuole equità di trattamento per chi ha rispettato le norme investendo ingenti capitali nell’acquisto delle quote latte e chi, invece, ha operato producendo latte fuori quota, a volte anche vendendo le proprie quote e facendosi beffa di chi le ha acquistate, cercando di bloccare l’applicazione del prelievo attraverso i ricorsi ai vari tribunali”.
La normativa – “La legge 33/99 fino ad ora ha premiato chi ha superato la propria quota attribuendogli le quote ricevute dalla Comunità europea – Conclude Legacoop – , ma non ha attivato il fondo previsto nella stessa Legge per dare risorse a chi ha acquistato le quote, cosa possibile solo dopo il versamento integrale o rateizzato del prelievo pregresso spesso bloccato dai tribunali. Speriamo che al più presto sia possibile da parte del commissario straordinario riscuotere il prelievo, che deve alimentare il fondo e revocare nel contempo le quote assegnate a chi non paga assegnandole a chi rispetta la Legge.
I dati – Solo poche centinaia di produttori “Cobas” sono i responsabili del latte fuori quota e che hanno proposto ricorsi contro le norme, mentre sono circa 40.000 i produttori di latte italiani, che hanno acquistato quote e producono nei limiti consentiti dalle leggi comunitarie e nazionali.