Gli Agronomi e Forestali nel cuore della storia. Si svolgerà infatti all’interno del Museo della Grande Guerra della Marmolada (Comune di Rocca Pietore, BL) il consiglio del Conaf (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali) in programma domani venerdì 19 marzo (rifugio Serauta, a 3mila metri) proprio sulla vetta più alta delle Dolomiti. Ed il giorno seguente, sabato 20 marzo, si terrà la prima e simbolica gara di sci fra dottori agronomi e dottori forestali di tutta Italia, sulle piste di Falcade, Belluno. Prima dei lavori del Conaf, sempre domani (ore 9.30) ci sarà il saluto di benvenuto del sindaco di Rocca Pietore Severino Andrea De Bernardin. Nel pomeriggio, inoltre, il Conaf incontrerà gli iscritti degli Ordini di Belluno e Trento, un’importante occasione per parlare delle prospettive della professione.
Dolomiti patrimonio dell’Umanità – Le Dolomiti “griffate” Unesco rappresentano per la loro bellezza e qualità dell’ambiente, un bel biglietto da visita per centinaia di dottori agronomi e dottori forestali che operano ogni giorno in questo territorio nei nove gruppi dolomitici e nelle “aree cuscinetto” (per un’estensione complessiva di 231 mila ettari, suddivisi tra le province di Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone e Udine): “Occupandosi della gestione dei boschi e delle sistemazioni agricolo-forestali – sottolinea il presidente Conaf, Andrea Sisti -, di coltivazioni agricole e di gestione delle malghe e della zootecnia di montagna, della sicurezza delle piste da sci, di gestione ambientale, di energie rinnovabili, di servizi compreso il turismo rurale e l’educazione naturalistica”.
Gli iscritti all’ordine di Belluno – Trend di crescita per la libera professione in provincia di Belluno, dove sono 150 gli iscritti all’Ordine provinciale: “Rispetto al passato sono molti i neolaureati – conferma Michele Cassol, presidente dell’Ordine di Belluno – che vogliono mettersi in proprio come liberi professionisti. Ottimi i rapporti nel territorio provinciale con gli enti pubblici, con cui c’è piena collaborazione. I lavori tradizionali – dice –, ovvero, i piani di riassetto del territorio, gestione agrosilvopastorale, e la Rete Natura 2000 (direttiva Habitat) sono i settori in cui siamo maggiormente impegnati”.
Gli iscritti all’ordine di Trento – Sono circa 300 i dottori agronomi e dottori forestali iscritti all’Ordine provinciale di Trento: “Il Trentino – sottolinea il presidente dell’Ordine di Trento, Claudio Maurina – rappresenta un fiore all’occhiello nazionale della qualità forestale e ambientale, per questo è opportuno che sempre più, agronomi e forestali, siano presenti in sede decisionale per quanto riguarda paesaggio e ambiente”.
Il Museo della Grande Guerra – “Il Museo è nella stazione della funivia, nel cuore della Marmolada – spiega il direttore Luciano Sorarù, anticipando la visita del Conaf -, quindi vicino alle postazioni di guerra italiane ed austro-ungariche, recentemente rese agibili. Sono conservati molti reperti della prima guerra mondiale combattuta in Marmolada al confine italo-austriaco. Nei decenni abbiamo raccolto tutto quello che la montagna ha restituito“. Quindi oggetti di guerra, armi, strumenti utilizzati dai soldati, ma anche vere e proprie rarità: “Un reperto eccezionale – afferma il direttore del museo – è costituito dal bastino e dalla sedia appartenuti al tenente dell’esercito austro-ungarico Leo Handl, inventore della mitica Città di Ghiaccio, oggetti che la montagna ha fatto riemergere negli anni scorsi e che rappresentano una testimonianza davvero preziosa della Grande Guerra”. Il museo (ingresso gratuito) è visitabile, con l’orario dell’esercizio funiviario, abitualmente dall’inizio di dicembre fino dopo Pasqua e da giugno a settembre. Durante la prima guerra mondiale la Marmolada segnava un tratto del fronte italo-austriaco, e la montagna fu teatro di scontri, come confermano le postazioni ancora visibili sui versanti est e nord.