Mal dell’esca, malattia per la vite e grave danno per gli agricoltori per cui ancora non esiste rimedio. La sezione Centro-Ovest dell’Accademia dei Georgofili in collaborazione con l’ARSIA/Regione Toscana e la sezione di patologia vegetale dell’Università di Firenze, ha fatto il punto sul mal dell’esca della vite, in una giornata di studio che si è svolta a Siena.
La malattia – Il mal dell’esca della vite è stato per secoli accettato dai viticoltori quasi come un male inevitabile della vecchiaia delle piante. Tuttavia, quando la malattia ha cominciato a presentarsi con sempre maggiore frequenza e, soprattutto, anche su piante ancora giovani, allora la preoccupazione è divenuta più pressante e tale da richiedere studi più approfonditi. Numerose ricerche condotte soprattutto in Italia e in Francia, hanno permesso di acquisire nuove conoscenze sotto il profilo epidemiologico, fisiologico e molecolare ed hanno evidenziato l’estrema complessità della malattia. Sul fronte della malattia oggi ne sappiamo molto di più di ieri. Purtroppo molto meno si conosce sul fronte della lotta dove sono state incontrate solo difficoltà. Ogni speranza di trovare un prodotto efficace contro il male dell’esca non ha finora avuto successo. Tuttavia l’esperienza fatta e le numerose informazioni acquisite hanno portato ad una serie di norme utili per vivaisti e viticoltori, per ridurre la malattia nei vigneti.