Il Consorzio del Prosciutto Toscano, a seguito dei negoziati tra UE e Paesi Andini, ha registrato l’Indicazione Geografica “Prosciutto Toscano” in Colombia e Perù; il prodotto fa parte di una lista di indicazioni per le quali viene richiesto il riconoscimento anche al di fuori della Comunità Europea. Il Prosciutto Toscano è sempre più apprezzato ed imitato e l’azione di tutela della denominazione rappresenta uno dei principali obiettivi del Consorzio, in Italia e all’estero.
Momenti d’oro per il prosciutto toscano – “Il nostro prodotto sta vivendo un ottimo momento afferma Fabio Viani, Presidente del Consorzio Prosciutto Toscano, ed è nostro dovere tutelare la denominazione ed i nostri produttori, anche in paesi che, apparentemente, sembrano lontanissimi ma che il mercato globale rende sempre più vicini. Proprio in questo ambito stiamo partecipando a progetti per promuovere il nostro prodotto anche all’estero”.
Il Consorzio del Prosciutto Toscano – Il Consorzio del Prosciutto Toscano, a cui aderiscono 22 Soci, è nato per salvaguardare e valorizzare il tipico prosciutto di questo territorio, che ha caratteristiche e peculiarità ben precise. I produttori, consapevoli della necessità di proteggere il Prosciutto Toscano dalla proliferazione incontrollata di altri prosciutti che avevano poco in comune con la tradizione toscana, hanno adottato un rigido disciplinare di produzione che prevede l’obbligo della “tracciabilità” dall’allevamento al consumo così da garantire all’acquirente un prodotto di eccellenza. Nel 1996 il Prosciutto Toscano ha ottenuto l’ambito riconoscimento comunitario della “Denominazione di Origine Protetta”. Da quella data può fregiarsi di tale nome solo il prosciutto prodotto in Toscana seguendo le regole dettate dal Disciplinare di Produzione, che prevede la provenienza delle cosce esclusivamente da suini nati e ingrassati in Toscana o nelle regioni del centro-nord Italia, l’utilizzo di essenze aromatiche tipiche del territorio toscano e una lunga stagionatura.