Otto nuovi riconoscimenti d’origine (quattro DOP e quattro IGP) ottenuti nel primo trimestre del 2010 permettono all’Italia di consolidare, con 202 prodotti, il primato nella vetrina europea dell’agroalimentare di qualita’, staccando ulteriormente le piu’ immediate inseguitrici: la Francia e’ a quota 168, la Spagna a 131.
Le Dop e Igp – Hanno ottenuto la Denominazione d’Origine Protetta: il Pistacchio di Bronte (Sicilia – Catania), il Provolone del Monaco (Campania – Napoli) e due tipi di olio extravergine di oliva, l’Irpinia – Colline di Ufita (Campania – Avellino) e il Colline Pontine (Lazio – Latina). L’Indicazione Geografica Protetta e’ stata concessa a Pesca di Verona, Mela della Valtellina (Lombardia – Sondrio), Sedano Bianco di Sperlonga (Lazio – Latina) e Ricciarelli di Siena. L’ottimo avvio del 2010 tiene abbondantemente il passo del 2009 nel corso del quale l’Italia ha iscritto nel Registro comunitario 18 prodotti (8 DOP e 10 IGP) e rappresenta una promettente accelerazione rispetto al 2008, quando i prodotti riconosciuti furono soltanto 9 (3 DOP e 6 IGP). La prospettiva si annuncia favorevole, visto che e’ in attesa di iscrizione una cinquantina di altre specialita’ agroalimentari italiane.
Strategie future – "Siamo molto soddisfatti – dichiara il presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio – per come lo straordinario patrimonio dell’agroalimentare italiano stia emergendo, attraverso i riconoscimenti DOP e IGP, che lo rendono meglio visibile agli appassionati di gastronomia di tutto il mondo. Tuttavia – prosegue il presidente di Agriturist – non dobbiamo fermarci al solo riconoscimento comunitario. Troppo spesso, infatti, i produttori sostengono rilevanti costi di certificazione da cui non traggono adeguato ritorno in termini commerciali. Occorre dunque che Consorzi di Tutela e Istituzioni (nazionali e locali) responsabili della promozione turistica, lavorino insieme per realizzare una efficace azione di promozione del prodotto e del territorio da cui trae le proprie preziose caratteristiche, stabilendo anche proficue sinergie con il mondo della ristorazione".