Modifiche al disciplinare per tre produzioni Dop made in Italy. La Commissione europea ha accettao le modifiche della DOP “Monti Iblei”, riportate nel Regolamento (UE) n. 307/2010, della DOP "Pecorino Toscano", riportate nel Regolamento (UE) n. 306/2010, e “Prosciutto di Carpegna", riportate nel Regolamento (UE) n 308/2010, del 14 aprile 2010, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea serie L/94 di oggi.
Monti Iblei – Le modifiche al disciplinare della DOP “Monti Iblei”, finalizzate a migliorare sia la qualificazione che la descrizione del prodotto finito, con riferimento al momento dell’immissione al consumo, riguardano la descrizione del prodotto, la zona geografica e l’etichettatura. Più precisamente sono stati introdotti parametri oggettivi per le caratteristiche chimiche e chimico-fisiche del prodotto; è stato inserito all’interno della zona geografica il Comune di Militello in Val di Catania, contiguo alla zona di produzione e avente le stesse caratteristiche pedologiche, climatiche e la stessa tradizione e sono state aggiunte, infine, delle precisazioni sull’etichettatura.La Denominazione di Origine Protetta “Monti Iblei” è accompagnata obbligatoriamente da una delle seguenti menzioni geografiche: “Monte Lauro”, “Val d’Anapo”, “Val Tellaro”, “Frigintini”, “Gulfi”, “Valle dell’Irminio”, “Calatino”, “Trigona-Pancali”.
Pecorino Toscano – Prodotto riconosciuto come DOP già nel 1992, il Pecorino toscano si colloca nel panorama agroalimentare nazionale come uno dei formaggi tipici italiani più apprezzati dai consumatori anche stranieri. Formaggio prodotto esclusivamente con latte intero di pecora a pasta tenera o semi dura lega da sempre la sua storia alla Toscana, terra generosa di prodotti di qualità.
Il Pecorino Toscano è un formaggio di antichissima origine, conosciuto fin dall’ epoca etrusca, che tradizionalmente veniva designato con nomi riferiti alla sua provenienza geografica, ovvero con la denominazione più generale di “toscano”. il Pecorino Toscano a metà del XIX secolo era già un prodotto che veniva realizzato secondo specifiche modalità produttive e fonti storiche attestano che fosse un alimento molto gradito ed apprezzato da personaggi illustri come Lorenzo il Magnifico.
Prosciutto di Carpegna – E’ un prosciutto crudo stagionato, che alla fine della lavorazione si presenta di forma tondeggiante, non globosa, tendente al piatto. Le prime testimonianze documentali relative alla produzione di prosciutti nel comune di Carpegna in provincia di Pesaro-Urbino risalgono al 1400 ed attestano l’importanza che tale produzione aveva per l’economia locale. Il territorio di Carpegna può essere così sintetizzato: totale assenza di insediamenti industriali inquinanti, assoluta dominanza di pascoli naturali, distese di boschi di conifere e latifoglie ad alto fusto, presenza di specie floreali ed arbustive rarissime che vegetano proprio nei climi sani e carenti di umidità. Proprio grazie a questa sua particolarità, il territorio di Carpegna ha costituito per secoli l’ambiente ideale per l’allevamento di suini allo stato brado, e questo unico ed irripetibile microclima, unito all’alimentazione degli animali basata su ghiande ed altri prodotti selvatici, ha da sempre conferito alle carni di questi maiali un sapore dolce e profumato, favorendo la nascita di una tradizione di salatura delle carni.