“Il ‘Prosciutto di Sauris’ è uno straordinario prodotto del nostro agroalimentare. L’iscrizione di questa eccellenza nel registro comunitario delle DOP e IGP conferma il primato del patrimonio agroalimentare italiano sui mercati internazionali sul terreno della qualità. Leadership che nasce dallo stretto legame fra la produzione e la storia dei territori italiani. Che questo accada per un prodotto del Nord Est nei miei primi giorni da Ministro non può che riempirmi di gioia ”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan ha espresso soddisfazione per il riconoscimento comunitario come IGP (Indicazione Geografica Protetta) del Prosciutto di Sauris.
Le caratteristiche – Si tratta di un prodotto strettamente legato alle tradizioni culturali saurane e alla provenienza geografica degli antenati, che affonda le sue radici nelle usanze alimentari delle vallate germanofone da cui giunsero i primi coloni e che unisce l’uso prettamente nordico del fumo al metodo decisamente latino della conservazione della carne mediante il sale. L’esposizione al fumo, inoltre, conferisce alle carni trattate peculiari caratteristiche sensoriali, specialmente in relazione al colore e, soprattutto, all’odore e al sapore. Una tecnica dettata dalla necessità di conservare la carne per i lunghi inverni, dalla difficoltà di approvvigionarsi di sale, e, per contro, dalla disponibilità quasi illimitata di legname. Il Prosciutto di Sauris è un prosciutto crudo salato, affumicato e stagionato per almeno dieci mesi. A fine stagionatura il prosciutto si presenta intero con osso senza lo zampino. La cotenna ha colore uniforme noce-dorato con sfumature arancioni, mentre la parte magra visibile ha colore rosso scuso. La consistenza è soda ed elastica; il grasso è di colore bianco candido o bianco-rosato. Il Prosciutto di Sauris è riconoscibile anche grazie al suo particolare profumo delicato e al gusto dolce con una garbata nota di affumicato.