Ogm, Pordenone sfida i divieti e dà il via alle prime semine in Italia

Il mondo dell’agricoltura italiana è in fermento. Pordenone lancia la sfida ai divieti e annuncia, per domani alle 14 in una località segreta, la prima semina di mais transgenico in Italia. Le relative immagini saranno trasmesse via web dal sito del Movimento Libertario che, per quattro mesi, seguirà quotidianamente la crescita delle piante. A lanciare l’iniziativa sono stati Giorgio Fidenato di Agricoltori Federati e Leonardo Sacco del Movimento Libertario.

La semina e le sanzioni – L’area dove si troverebbe il campo di 2-3 ettari scelto per la discussa semina si troverebbe a Vivaro (Pd). Intanto da Udine l’assessore regionale alle Risorse Agricole Claudio Violino avverte: ”Gli agricoltori che nel Friuli Venezia Giulia decidessero di impiantare coltivazioni ogm, al momento incorrerebbero in pesanti sanzioni penali” oltra a sanzioni che consistono nell’ammenda, prevista fino a 50 mila euro, e nell’arresto, con pene da sei mesi a tre anni. E’ tuttora infatti in vigore un decreto legislativo, il numero 212 del 2001, che impone a tutti coloro che intendano utilizzare nelle loro campagne sementi delle varietà ogm, di richiedere, e ottenere, una specifica autorizzazione del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Autorizzazione che risulterebbe come una deroga al divieto all’impianto di organismi geneticamente modificati. La Regione, ha precisato Violino, ”intende dare in merito una risposta concreta in termini legali e in termini giuridici”.

Il ruolo della Ue – A livello comunitario la Commissione europea si dovrebbe esprimere sull’orientamento relativo al principio della coesistenza di colture geneticamente modificate con quelle tradizionali. Finché la materia non sarà chiarita definitivamente, anche con iniziative della Regione, gli agricoltori che impiantino ogm rischiano sanzioni pesanti.

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