Più tutela e valorizzazione per il tartufo delle Crete Senesi grazie alla nascita di una nuova organizzazione nazionale. L’Associazione Tartufai Senesi ha fondato nei giorni scorsi la F.I.T.A. (Federazione italiana tartuficoltori associati), lasciando dopo quindici anni la F.N.A.T.I (Federazione nazionale associazioni tartufai italiani).
Maggior tutela del tartufo – “La F.N.A.T.I ha sempre sostenuto la ricerca nei terreni liberi opponendosi alla realizzazione di tartufaie – spiega Gianfranco Berni, presidente dell’Associazione Tartufai Senesi e neo vicepresidente della F.I.T.A.- Noi, invece, sosteniamo chi lavora, migliora e tutela i terreni tartufigeni per mantenere o aumentare la produzione. In questo senso il territorio delle Crete Senesi è tradizionalmente vocato alla tutela e alla valorizzazione di questo pregiato tubero che caratterizza questo angolo della provincia di Siena nel mondo. Ecco perché abbiamo deciso di dar vita ad una nuova realtà associativa. Ci siamo accorti che la ricerca selvaggia e indiscriminata del tartufo provoca la diminuzione del prodotto e impoverisce il terreno, mentre una conduzione corretta della tartufaia da parte di tartufai legati al proprio territorio comporta il mantenimento o in alcuni casi l’arricchimento della stessa”.
L’adesione al G.E.T.T. – Il passo successivo alla nascita della F.I.T.A è l’adesione al G.E.T.T. (Gruppo Europeo Tartufi Tartuficoltori) attualmente composto solo ed esclusivamente dalla Federazione Tartuficoltori Francesi. «L’idea che vogliamo concretizzare – prosegue Paolo Valdambrini, membro dell’Associazione Tartufai Senesi – è quella di formare un gruppo europeo di tartuficoltori che realizzano e conducono tartufaie usufruendo anche dei finanziamenti europei. Il Gruppo Europeo Tartufi Tartuficoltori studia promuove e sviluppa tutto ciò che comporta la realizzazione della coltivazione di tartufi, la realizzazione di tartufaie e la conduzione delle stesse con lavori, interventi e pratiche colturali idonee e adeguate».
La F.I.T.A. – La F.I.T.A. ha sede a Acqualagna (PU). A dirigere la Federazione il presidente Umberto Bernardini. Possono aderire tutte le associazioni che esercitano l’attività di conduzione delle tartufaie naturali, controllate e coltivate sparse nel territorio nazionale. Possono aderire anche i ristoratori che si impegnano a non fare uso di aromatizzanti artificiali o tartufi non ammessi al commercio in Italia. La F.I.T.A si propone l’organizzazione di corsi di aggiornamento tecnico e professionale, la promozione di iniziative legislative regionali e nazionali tendenti ad incentivare e difendere l’attività di tartuficoltura su suoli privati e pubblici stante l’importanza del prodotto, la promozione dello studio e la sperimentazione sulle modalità di conduzione delle tartufaie, l’organizzazione della raccolta e lo scambio delle informazioni tra i soci, dando agli stessi idonea assistenza per ogni esigenza relativa alla produzione e gestione delle tartufaie.