Sono tre milioni gli italiani che trascorreranno il primo maggio, in compagnia di parenti e amici, con picnic al mare, al lago o nel verde, secondo una tradizione che resiste nel tempo. E’ quanto stima la Coldiretti, nel sottolineare che la voglia di campagna e di relax nel verde conferma un fenomeno, quello del turismo ecologico, che nel 2009 ha fatto registrare un fatturato di 10,7 miliardi di euro, secondo l’ultimo rapporto Ecotur.
Prezzi stabili – Braciolate sul posto, ma anche frittate, pasta al forno preparata in casa, pollo e verdure crude e cotte sono i piatti preferiti della “gita fuori porta” del primo maggio ma in molte regioni è irrinunciabile l’abbinamento fava e pecorino che – sottolinea la Coldiretti – unisce due prodotti della tradizione agroalimentare nazionale conosciuti entrambi fin dal tempo degli antichi romani. I prezzi quest’anno sono sostanzialmente stabili su valori compresi tra 1 e 2 euro al chilogrammo anche se si sono verificati riduzioni alla produzione per gli agricoltori. Utilizzare prodotti di stagione, se disponibili anche biologici, e a km zero, acquistare direttamente in azienda i cibi da consumare in campagna, usare piatti e bicchieri biodegradabili, evitando la plastica, ma anche utilizzare gli avanzi per produrre dell’ottimo concime per piante e fiori casalinghi, sono alcuni dei comportamenti – spiega Coldiretti – che contribuiscono a rendere il pic nic piu’ sostenibile dal punto di vista ecologico ed energetico. Ma anche scegliere alimenti sfusi invece che confezionati, “tagliando” gli imballaggi che vanno comunque recuperati, utilizzare tovagliette di carta riciclata aiuta a tagliare i consumi di petrolio e ridurre le emissioni di gas ad effetto serra.
Vacanza verde al top – Peraltro molte aziende agrituristiche di Campagna Amica – continua la Coldiretti – si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama questo tipo di esperienza. Nonostante la crisi – sottolinea Coldiretti – continua dunque il trend di crescita della vacanza verde, che lo scorso anno ha coinvolto quasi cento milioni di persone, 800mila in più rispetto al 2008, mentre il giro d’affari è aumentato del 2 per cento. Tra le scelte degli ecoturisti cresce l’agriturismo, con il 21,5 per cento delle preferenze, mentre cala l’albergo.
Una giornata all’aria aperta – E se la buona tavola è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo, sono sempre piu’ spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking mentre in quasi la metà non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. Una occasione – precisa Coldiretti – per abbandonare le città e riscoprire il gusto di stare insieme all’aria aperta con i sapori semplici della tradizione che è apprezzata, oltre che dai gruppi familiari, in misura crescente da comitive di giovani.
Enogastronomia – Il successo del week end nel verde è favorito in Italia dalla varietà dei percorsi turistici legati all’enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicita’ del territorio, ma in Italia sono “aperti al pubblico” per acquistare prodotti enogastronomici 63mila frantoi, cantine, malghe e cascine ma anche centinaia di mercati degli agricoltori di Campagna amica. Il Belpaese – conclude la Coldiretti – puo’ contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 202 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.471 specialita’ tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt).