Non possiamo “mandare in fumo” una delle produzioni leader della regione. Con queste parole Coldiretti Toscana esprime una forte preoccupazione per il futuro dei tabacchicoltori, che, con la conclusione della fase degli aiuti accoppiati alla produzione, si trovano in profonda difficoltà ad affrontare, senza alcun sostegno e in un momento particolarmente delicato, il mercato.Per attutire i contraccolpi determinati dalla drastica svolta, introdotta, a partire da quest’anno, con la Riforma della Pac, la più importante organizzazione agricola invita la Regione ad intervenire con l’adozione di misure utili per accompagnare in questo percorso le quasi 250 aziende che operano nel comparto, coltivando circa 2.300 ettari di superficie.
La situazione – “Da quest’anno per la prima volta non verranno più erogati contributi diretti alla coltivazione: un problema grave che ha convinto il Ministero delle Politiche Agricole, con l’accordo delle Regioni, a individuare azioni di sostegno sia attraverso l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dall’articolo 68 del Regolamento CE 73/2009, sia tramite l’attivazione di
un’azione agro ambientale specifica per la coltivazione del tabacco nel contesto della Misura 214”, spiega il presidente Tulio Marcelli, ripercorrendo il lungo iter che ha visto Coldiretti impegnata nelle azioni di concertazione a tutti i livelli. “Anche la Toscana, come le altre regioni tabacchicole si era attivata con l’intenzione di procedere all’adozione nel proprio piano di sviluppo rurale di una misura agro ambientale specifica. Su sollecitazione di Coldiretti e in seguito a diversi incontri, l’allora
presidente Martini aveva fornito ai suoi dirigenti l’indicazione di procedere all’individuazione di una soluzione, tenendo conto anche delle scelte fatte da altre regioni. A oggi, però, pare che gli uffici dell’assessorato all’agricoltura toscano non abbiano predisposto alcuna procedura. Al contrario di quanto è stato fatto negli altri territori interessati dalla coltivazione del tabacco. Veneto, Umbria e Campania infatti hanno già individuato la misura agro ambientale da adottare nei rispettivi Psr e hanno avuto i primi confronti con i servizi della commissione. La Regione Abruzzo e il Lazio stanno preparando la pubblicazione di un pre bando al fine di consentire ai tabacchicoltori la presentazione della domanda dell’impegno agro ambientale e la relativa
richiesta di contributo entro il 15 maggio, termine ultimo previsto dalla normativa comunitaria”, spiega il presidente di Coldiretti Tulio Marcelli. “Approfitteremo degli incontri in programma con il nuovo assessore all’agricoltura Gianni Salvadori, per sollecitarlo ad affrontare con urgenza la questione con l’obiettivo di veder affossata una produzione di qualità
che, nella nostra regione, viene destinata per la maggior parte alla preparazione del più nobile dei prodotti da fumo, il celebre toscano”, conclude il Presidente Marcelli.