Il dialogo e il rapporto diretto tra agricoltore e consumatore rivivono nel gusto di un prodotto antico e innovativo allo stesso tempo. Si tratta della Pasta dei Coltivatori Toscani prodotta esclusivamente con pasta con certificato di tracciabilità che ne testimonia l’origine dal grano toscano. Il prodotto sarà negli scaffali della piccola e media distribuzione italiana dai primi di giugno ed è stata presentata questa mattina in conferenza stampa da Maria Cristina Rocchi, presidente del Consorzio Agrario di Siena e Arezzo; Pietro Pagliuca, direttore del Consorzio Agrario di Siena e Arezzo; Franco Pasquini, coltivatore toscano; Mario Maneschi del Pastificio Fabianelli.
Una produzione a chilometro zero – Il solido patto di filiera che sottende al progetto del Consorzio Agrario di Siena garantisce che il contributo di ciascun attore della filiera stessa sia correttamente remunerato, senza eccessi e senza disparità. Questo permette al consumatore di acquistare la Pasta dei Coltivatori Toscani ad un prezzo contenuto (Circa 75 centesimi per una confezione da mezzo chilo). Altro aspetto da non sottovalutare è la produzione a chilometri zero nel rispetto ambientale. La commercializzazione della pasta, infatti, non comporta lunghi tragitti ed elevato inquinamento, valorizza il lavoro degli agricoltori toscani impegnati da sempre a trarre il meglio da un territorio bellissimo e impegnativo come quello toscano.
Consumo sereno piuttosto che impegnato – “E’ pensata per persone attente a certi valori – spiega Pietro Pagliuca, direttore del Consorzio Agrario di Siena – e nello stesso tempo ha scelto di non rifugiarsi nelle nicchie di mercato sperdute e inaccessibili. Più che di consumo impegnato, però, per questo prodotto possiamo parlare di consumo sereno. Comprando la Pasta dei Coltivatori Toscani non si consegue soltanto una saporita esperienza organolettica, ma anche la certezza di un acquisto utile per lo sviluppo dell’agricoltura italiana. Naturalmente, le navi cariche di grano da tutto il mondo – conclude Pagliuca – continueranno ad arrivare nel nostro paese, e sugli scaffali si troveranno prodotti per tutti i gusti e tutti i punti di vista. La nostra pasta offre solo un’opportunità in più di acquisto consapevole”.
Una pasta toscana in tutto e per tutto – “Abbiamo pensato di rispondere a un bisogno dei consumatori piuttosto diffuso anche se talvolta inespresso: quello di comprare pasta italiana in tutto e per tutto – sottolinea Maria Cristina Rocchi, presidente del Consorzio Agrario di Siena -. A ciò abbiamo associato l’amore degli italiani, ma non solo degli italiani, per la Toscana, per la sua storia, la sua cultura, il suo paesaggio. Infine, abbiamo preso in considerazione l’esigenza del consumatore italiano di recuperare un contatto diretto con il mondo agricolo del proprio paese, non solo per una garanzia di origine e per i vantaggi della “filiera corta” – conclude Rocchi -, ma anche per l’orgoglio di sostenere la nostra agricoltura, messa in difficoltà da modelli di business appartenenti a culture diverse”.La Pasta dei Coltivatori Toscani è sinonimo di garanzia per il grano e per la pasta: 100% Toscana dalla radice alla confezione. Il mulino dista al massimo 200 chilometri dai campi, il pastificio dista 104 chilometri dal mulino: poca strada, poco inquinamento.