“Francesco Rosi quando girò il film “La sfida” nel 1958 mai avrebbe pensato che il controllo della camorra a Napoli sui prodotti e sui mercati dell’ortofrutta si sarebbe esteso fino al 2010. Eppure è a questo che siamo costretti ad assistere. Camorra e mafia, mafia e camorra presenti nella filiera dell’ortofrutta in Campania, Lazio e Sicilia. E’ questa la criminalità che può causare guai enormi alla nostra economia alla pari degli speculatori finanziari che assalgono le economie degli stati europei”. Cosi il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, commenta la maxioperazione in che ha decapitato i vertici di un’organizzazione che imponeva il monopolio dei trasporti su gomma ai commercianti e agli autotrasportatori di prodotti ortofrutticoli in tutto il Centro Sud.“Quest’ultima straordinaria operazione di polizia – aggiunge il Ministro – rivela ancora una volta come in diverse parti della nostra Italia la nostra agricoltura sia fortemente inquinata. Tutto ciò mi porta dire che all’agricoltura del nostro Paese vanno tolte maschere e cosmesi che nascondono una ben triste realtà.”
Il monopolio smascherato – L’operazione della Dia di Napoli e della squadra mobile della questura di Caserta ha smantellato una presunta organizzazione criminale che imponeva il monopolio ai commercianti ed agli autotrasportatori di prodotti ortofrutticoli in tutto il centro-sud Italia, con la conseguente lievitazione dei prezzi della frutta. Ci sono stati arresti, perquisizioni e sequestri di beni in diverse zone del centro e del sud Italia. Nel mirino i clan camorristici dei Casalesi e dei Mallardo che, alleati con le famiglie mafiose dei Santapaola-Ercolano, agivano secondo l’accusa nel settore dell’ortofrutta e dell’autotrasporto ad esso collegato. I capi delle organizzazioni camorristiche e mafiose si riunivano nella sede di un’azienda di trasporti del Casertano per decidere le strategie e le alleanze.