Terra Futura, agricultura.it in vetrina alla Fortezza da Basso

“Partire dalle comunita’ sostenibili e responsabili per uscire dalla crisi”. E’ lo slogan dell’edizione 2010 di “Terra Futura”, la mostra-convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilita’ ambientale, economica e sociale, fino al 30 maggio alla Fortezza da Basso di Firenze (orario: venerdì dalle 9 alle 20, sabato dalle 9,30 alle 21 e domenica dalle 10 alle 20).

La manifestazione – Terra Futura, giunta alla sua settima edizione, propone anche quest’anno all’insegna di cinque parole chiave: abitare, coltivare, produrre, agire, governare. Le pratiche concrete da cui partire per fondare un nuovo modello di sviluppo.

Agricultura.it a Terra Futura – Anche il portale delle culture rurali, agricultura.it, è presente alla manifestazione fiorentina con un corner tutto dedicato al piano attico. Il punto informativo permette ai visitatori di ritirare materiale relativo al portale che dal 2001 raccoglie notizie, curiosità, approfondimenti relativi al mondo rurale italiano.

Obiettivi – Terra Futura si propone di favorire lo scambio a tutti i livelli, creare reti e alleanze trasversali e durature. Uno dei punti di forza dell’iniziativa e’ proprio la contaminazione tra realta’ diverse, a partire dai soggetti che la promuovono: la Fondazione Culturale Responsabilita’ Etica Onlus del sistema Banca Etica, Regione Toscana, Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale, Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente.

Il calendario degli appuntamenti – Tantissimi gli incontri in programma ogni giorno: convegni  e dibattiti sulla sostenibilita’, con l’intervento di esperti e testimoni internazionali dal mondo della politica, dell’economia, della ricerca scientifica, del no profit, della cultura e dello spettacolo. Oggi al convegno ‘Ricostruire economie sane e responsabili dal basso: distretti ecosolidali e responsabilita’ d’impresa’ si confrontano l’economista Loretta Napoleoni e Euclides Andre’ Mance, della Rete Brasiliana di Economia Solidale, Solidarius, mentre domenica Wolfgang Sachs, Richard Plunz e il premio Nobel alternativo per la Pace 1993 Vandana Shiva discuteranno di ‘Riconversione ecologica dell’economia: dopo Copenhagen dal territorio’. Tra gli incontri spiccano quelli che portano a Firenze le diverse battaglie della societa’ civile per costruire un mondo piu’ equo e sostenibile: dall’anteprima dei dati di Legambiente sui profughi ambientali al rapporto dell’associazione ‘Libera’ sui beni confiscati alle mafie. Inoltre, spazio alla difesa della biodiversita’ con un dialogo sul futuro del cibo tra l’ideatore e presidente di Slow Food Carlo Petrini e Vandana Shiva.  Partecipazione e attivismo saranno i protagonisti del lancio della campagna ‘Zero poverty’ della Caritas, della raccolta delle firme contro il decreto sulla privatizzazione dell’acqua e della azione finale della campagna ‘ZeroZeroCinque’ per la tassazione di tutte le transazioni finanziarie, promossa da Banca Etica. Attenzione speciale anche a Internet e ai nuovi media, con le discussioni e gli approfondimenti della rassegna ‘Words, World, Web’ organizzata dal portale Zoes.it.

La rinascita dopo la crisi – La crisi impone oggi una svolta: nelle scelte di governo, sia locali sia nazionali e internazionali, nel modo di pensare e fare economia, di consumare, di vivere in armonia e sintonia con il pianeta, di tessere relazioni sociali. Il cambiamento, secondo i promotori di Terra Futura , puo’ e deve partire dal ‘basso’, dal territorio.  Fondamentale il ruolo della citta’, come luogo di contraddizioni e conflitti, ma anche punto di partenza per la svolta verso un futuro sostenibile. "E’ vero che nelle aree urbane vive oltre la meta’ della popolazione mondiale, vi si produce l’80 per cento delle emissioni di gas serra e la temperatura e’ maggiore di un grado rispetto alla media nazionale", ha osservato Ugo Biggieri, tra gli ideatori dell’iniziativa e neo-presidente di Banca Etica, "ma le citta’ sono anche laboratori di sperimentazione di uno sviluppo diverso, di nuovi modelli di mobilita’, di gestione del territorio, di risparmio energetico, di governo, di partecipazione dei cittadini e di convivenza civile". Terra Futura mostra il fitto panorama di buone pratiche esistenti gia’ sperimentate dagli attori piu’ diversi, dalle istituzioni alle organizzazioni non profit, dalle imprese eticamente orientate al mondo della ricerca.

 

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