“Parliamoci chiaro: l’approvazione dell’attuale regolamento della pesca nel Mediterraneo non rientra nelle responsabilità di questo Governo, né di questo Ministro. In realtà, l’idea che mi interessa condividere per davvero con le nostre associazioni della pesca, a partire da quelle di Veneto, Puglia, Calabria e Sicilia, è che solo un’attività di pesca sostenibile può assicurare un futuro economicamente valido a questo settore. Infatti, la redditività delle imprese dipende essenzialmente dalla tutela, conservazione e uso responsabile del patrimonio ittico nel suo insieme”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan, oggi a Merida per il Consiglio informale europeo dei Ministri dell’agricoltura, è intervenuto sulla situazione della pesca in Italia.
Regolamentazione – “Troppo facile protestare oggi, dopo che nessuno ha ritenuto di adoperarsi per ottenere modifiche al regolamento sulla pesca in Mediterraneo. Tra l’altro, non si governa passando da una deroga all’altra. Ciò che occorre, probabilmente, è introdurre una regolamentazione specifica per la cosiddetta ‘piccola pesca costiera’ che, come sappiamo, gioca un ruolo fondamentale per la vitalità economica di tante comunità costiere. Leggo dichiarazioni di protesta sostenute anche da alcuni assessori regionali, ai quali però dico che, in attesa di decisioni coerenti con la nozione di pesca sostenibile,le Regioni possono varare misure sociali di accompagnamento alle imprese attive in un settore tanto delicato. Da parte mia assicuro che nei prossimi giorni saranno convocati presso il Ministero a Roma i rappresentanti della associazioni di settore. Ci tengo, infine, a dire – conclude Galan – che a differenza di quanto avvenuto precedentemente, in qualità di Ministro seguirò da vicino la questione a Bruxelles”.