Futuro fertile, il progetto consegnato al ministro Galan

Il presidente nazionale Federico Vecchioni ha consegnato al ministro per le Politiche agricole Giancarlo Galan, in occasione della tavola rotonda promossa da Confagricoltura Bologna, "Un futuro fertile”, un documento in cui si articola la prima parte del progetto politico-economico dell’Organizzazione per la competitivita’ e la modernizzazione delle imprese (piu’ sinteticamente indicato come "Futuro Fertile"). Un primo tassello della riorganizzazione, dedicato specificatamente al tema della semplificazione in tutte le sue sfaccettature

Agricoltori al centro – "Tanti parlano di agricoltura, pochi degli agricoltori e del loro reddito, precipitato ai minimi dal dopoguerra. Il ministro Galan ha inaugurato un nuovo linguaggio in cui le imprese agricole sono parte integrante e con pari dignita’ delle altre nell’economia del Paese", ha detto il presidente Vecchioni consegnando al titolare delle Politiche agricole il dossier dedicato alla semplificazione amministrativa. "Il ministro Galan potra’ contare in modo sostanziale su Confagricoltura – ha proseguito Vecchioni – perche’ vediamo in lui una grande opportunita’ di ascolto attento e continuo, anche nel momento in cui le nostre idee potessero divergere".

Ridurre la burocrazia – "Ridurre e semplificare gli adempimenti burocratici in agricoltura e’ un fatto basilare – ha risposto il ministro accogliendo le tesi del documento di Confagricoltura – cosi’ come occorrera’ anche abolire tutti quegli enti e sottoenti che servono solo a complicare l’esistenza degli agricoltori e a sottrarre risorse al settore. Ovunque sia possibile bisognera’ ricorrere all’autocertificazione". Il ministro ha poi ampliato l’orizzonte del suo intervento promettendo di reperire i 65 milioni di euro destinati ai bieticoltori e di stabilizzare le agevolazioni fiscali per le aree svantaggiate e quelle per il gasolio destinato alle colture in serra. “Dobbiamo trovare al più presto il modo di erogare i 65 milioni di euro residui per i bieticoltori – ha detto -; e così pure le risorse per la stabilizzazione delle agevolazioni previdenziali per le aree montane e svantaggiate che scadono a luglio. Serve il massimo impegno a Bruxelles, perché è lì che va risolta la questione dell’ammissibilità dell’agevolazione per il gasolio utilizzato sotto serra. E lo stesso vale per la vertenza che può sbloccare il regime di aiuto per i tabacchicoltori già dal 2010. Oltre ad insistere sui costi, che possono appunto essere contenuti grazie all’intervento delle politiche comunitarie e nazionali ma anche delle imprese e dalle loro forme associative che possono concentrare la domanda, non c’è dubbio alcuno che si deve intervenire sulla valorizzazione del prodotto.Ad esempio si potrebbero integrare i già consolidati sistemi di qualità comunitari legati all’origine (Dop, Igp, Docg, Doc) promuovendo nuovi sistemi nazionali di riconoscimento della qualità.  Forme di valorizzazione dei prodotti che rispettano determinati requisiti definiti a livello nazionale e che potrebbero essere anche sostenute dalle misure di sviluppo rurale”.

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