La pesca italiana unita contro la crisi. Il Ministro Galan ha incontrato, al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, i rappresentanti del mondo della pesca, cooperative, armatori, sindacati, per affrontare con realismo lo stato di crisi generato dall’entrata in vigore dal regolamento comunitario sulla pesca nel Mediterraneo, che riguarda direttamente più del 25 per cento della flotta da pesca italiana.
La linea da seguire – “Dobbiamo affrontare la crisi – ha sostenuto il Ministro – partendo da considerazioni realistiche, senza illusioni, valutando attentamente ciò che i regolamenti comunitari ci consentono allo stato attuale di avanzata applicazione. Ogni valutazione improntata al facile ottimismo non aiuta la causa”. Con questa linea chiaramente determinata il Ministro, dopo aver ascoltato i numerosi interventi ha descritto le misure immediate che intende prendere per affrontare la crisi.“In queste settimane, ereditando le politiche della pesca, e pienamente consapevole dei problemi di un mondo che conosco, ho preso visione degli strumenti concretamente a disposizione del Governo per intervenire, considerando che molte delle competenze sono di natura comunitaria”.
Le richieste – Il Ministro ha continuato dettagliando gli atti concreti da compiere.
“Identificare nella Commissione Consultiva Centrale, prevista dalle legge 154/04 l’Unità di Crisi per identificare i problemi ed affrontarli in tempo reale. Tale commissione ha funzione consultiva ed i suoi pareri accompagnano gran parte delle scelte del Ministro. Nella Commissione siedono le Regioni, i Ministeri, i rappresentanti delle imprese e del mondo del lavoro, i ricercatori”.
“Avviare immediatamente la spesa per il cosiddetto “Caro Gasolio”, ho qui con me la bozza di decreto che nelle prossime ore sarà firmato”.
“Avviare il fermo temporaneo utilizzando la cassa integrazione in deroga”.
“Stimolare le Regioni al pieno utilizzo dei fondi FEP per le misure di accompagnamento sociale”.
“Rendere efficace la spesa dei fondi del Programma triennale della pesca e dell’acquacoltura, prevedendo fin da ora la proroga del programma 2007-2009 con la legge finanziaria 2011.”
Nuova spinta evolutiva – ll Ministro, recependo la proposta anticrisi unitaria delle Associazioni ‘Emergenza regolamento Mediterraneo’, ha così dichiarato: ”Sono pronto a mettere tutto il mio impegno per rappresentare le vostre istanze nelle sedi europee e nazionali competenti. Avviamo un processo per una pesca italiana pronta ad affrontare le nuove sfide che il regolamento mediterraneo ci impone, mettendo in campo anche la ricerca per valutarne gli impatti. Senza illudere nessuno, ma anche senza rinunciare alla possibilità di essere gli attori del governo del settore, utilizzando al meglio la legge delega, acquisendo autorevolezza nel dibattito comunitari della nuova PCP, partendo da una forte spinta evolutiva da dare alla nostra pesca”.