“Il Carciofo Spinoso di Sardegna è un prodotto di eccellenza del nostro patrimonio agroalimentare e uno dei simboli della Sardegna, rappresentando la tradizione, l’ esperienza e la capacità di coltivazione dei produttori isolani”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, ha commentato la pubblicazione della domanda di registrazione della denominazioni Carciofo Spinoso di Sardegna, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
L’iter – Da questo momento la procedura comunitaria prevede sei mesi di tempo per permettere agli altri Stati membri di presentare eventuali domande di opposizione alla richiesta di riconoscimento. Trascorso questo periodo il Carciofo Spinoso di Sardegna otterrà ufficialmente la Dop.
Il prodotto – Il Carciofo Spinoso di Sardegna è prodotto in alcuni comuni delle province di Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Oristano, Nuoro, Ogliastra, Sassari, Olbia-Tempio. Si caratterizza per la limitata astringenza, il sapore gradevole, conferito dall’equilibrata sintesi di amarognolo e dolciastro, per la tenerezza della polpa che ne favorisce il consumo allo stato crudo. Altre peculiarità sono la ricchezza in polifenoli e altri elementi nutritivi e livelli di sodio e ferro particolarmente contenuti. Infine la particolare conformazione del capolino che, presentando brattee strettamente appressate le une alle altre, lo preserva dalla prenotazione di sostanze esterne nocive, garantendone la salubrità.
La storia – La produzione, la cultura del carciofo ed il suo legame con il territorio trovano le radici sin dal periodo dei Fenici ed arriva fino ai nostri giorni, dove rappresenta una delle economie cardine dell’agricoltura isolana. Testimonianze scritte della presenza del carciofo in Sardegna sono riscontrabili già nella seconda metà del XVIII secolo nel trattato del nobile sassarese Andrea Manca dell’Arca. Sin dai primi decenni del ‘900 si assiste ad un importante rinnovamento dell’agricoltura isolana e si passa, anche per il carciofo, da una produzione destinata all’autoconsumo ad una produzione specializzata, orientata verso i mercati di consumo nazionali ed internazionali. Ed è in questo periodo che si diffonde la notorietà del Carciofo Spinoso di Sardegna e il suo forte legame con l’isola.