“La Selezione dei Vini non si trasferirà a Firenze e continuerà a svolgersi, già da quest’anno, a Siena presso l’Enoteca Italiana”. Lo afferma Annamaria Betti, assessore provinciale all’agricoltura al termine di un colloquio avuto questa mattina, martedì 22 giugno con l’assessore regionale, Gianni Salvadori.
La vicenda – Nei giorni scorsi Enoteca Italiana che da nove edizioni organizza l’evento a Siena ha ricevuto la comunicazione da Toscana Promozione che la “Selezione dei Vini” sarebbe stata spostata a Firenze. Le proteste senesi non si sono fatte attendere. “La Provincia – continua Betti – ha posto, fin da subito, alla Regione la questione del trasferimento a Firenze di una manifestazione così prestigiosa. Da parte dell’assessore Salvadori c’è stata piena disponibilità ad approfondire la vicenda, avviando un confronto che ha coinvolto anche il presidente della Regione, Enrico Rossi e quello della Provincia di Siena, Simone Bezzini. Questo percorso ha portato la Regione e Toscana Promozione a rivedere la scelta di trasferire a Firenze la sede della Selezione dei Vini, lasciando, quindi, che si svolga, come gli altri anni, a Siena”. “La decisione – aggiunge Betti – di lasciare a Siena questo evento molto ‘tecnico’, ma di grande rilievo, rafforza il ruolo dell’Enoteca Italiana e riconosce il grande valore di un territorio, come quello della provincia di Siena, che da sempre contribuisce, in maniera determinante e in termini di quantità e di qualità, alla produzione vitivinicola toscana. Una scelta che, già dalla prossima edizione dell’autunno 2010, intende valorizzare ulteriormente l’esperienza di Enoteca Italiana, confermata anche dal suo costante coinvolgimento in importanti eventi di livello internazionale – dalle Olimpiadi invernali di Vancouver all’Expo di Shangai fino ai Mondiali di calcio in Sudafrica, solo per citare i più recenti – e il suo legame con Siena e con la Toscana”. “La scelta di lasciare la Selezione dei Vini a Siena – conclude Annamaria Betti – dà sostanza anche all’attenzione, mai venuta meno, dei soci istituzionali, fra cui la Regione Toscana, verso l’Enoteca Italiana e sgombra il campo da inutili e dannosi fraintendimenti”.