Agricoltori sempre più protagonisti dell’agricoltura toscana. Si è infatti conclusa la fase di autoriforma della Cia Toscana, che ha visto nelle settimane scorse la riconferma alla presidenza regionale di Giordano Pascucci. Novità invece per la giunta regionale e per gli altri organi direttivi della Confederazione: la Direzione regionale, nella giornata di ieri, ha infatti nominato la Giunta Regionale ed eletto quattro vicepresidenti che sono espressione dell’imprenditoria agricola toscana. Si tratta di Fabio Panchetti, vicepresidente vicario, 44 anni, imprenditore di Pisa, dove conduce l’azienda agricola Podere del Grillo, a indirizzo orticolo, multifunzionale, biologico ed agrituristico. E poi, Enrico Rabazzi, 47 anni di Grosseto, e presidente della Cia provinciale, è titolare dell’azienda Podere Stiaccia, con produzioni di cereali, olio e vino; Cinzia Pagni, 39 di Livorno, presidente della Cia provinciale, è conduttrice dell’azienda Dolci ricordi, produttrice di vino, olio, attività agrituristiche e didattiche; Sandro Orlandini, 32 anni imprenditore di Pistoia, presidente della Cia provinciale di Pistoia, titolare dell’azienda agricola Abbano, con attività di selvicoltura, bosco e agriturismo. Oltre a loro la Giunta regionale sarà composta da Paolo Agostini (presidente Cia Arezzo), Filippo Legnaioli (agricoltore presidente Cia Firenze), Piero Tartagni (agricoltore presidente Cia Lucca), Giuseppe Bordigoni (presidente Cia Massa), Fedele Raho (agricoltore presidente Cia Prato), Francesca Cupelli (agricoltrice presidente Cia Pisa), Luca Marcucci (agricoltore presidente Cia Siena), Enio Niccolini presidente regionale Associazione pensionati, Pagliai Davide presidente regionale Agia, Anna Maria Dini presidente regionale Donne in Campo. La Giunta ha inoltre nominato Valentino Vannelli, già vice presidente regionale, Direttore Regionale della Cia Toscana.
Il presidente Pascucci – "Stiamo operando per rafforzare la Confederazione – sottolinea il presidente Cia Toscana Giordano Pascucci – e per rendere più efficace la capacità di rappresentanza, partendo dal protagonismo degli agricoltori, sia negli incarichi di rappresentanza massima della Confederazione, con i presidenti agricoltori, sia garantendo una presenza diffusa e capillare del protagonismo degli agricoltori nei territori. E, inoltre, – aggiunge Pascucci – sarà sempre più importante confrontarsi in modo costante, con le istituzioni a tutti i livelli, a partire da Comuni, Camere di Commercio, enti intermedi, Province, Consorzi di bonifica, ATC, Società della salute, fino alla Regione Toscana, interloquendo con tutti sulla base di un rigoroso criterio di autonomia ed a partire dall’esigenza primaria di tutelare i diritti e gli interessi degli agricoltori". Per la Cia Toscana restano poi basilari la capacità di aggregazione e di mobilitazione "per affermare – conclude Pascucci – la centralità dell’agricoltura e rivendicarne i diritti, rimuovere vincoli inaccettabili ed oneri burocratici asfissianti, proporre e promuovere progetti territoriali e di filiera, promuovere politiche di sviluppo del settore".