“Il programma oggi approvato rappresenta il segno tangibile dell’attenzione che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali riserva alle infrastrutture irrigue, che devono rispondere ai problemi posti dalla scarsità della sempre più preziosa risorsa idrica, alla necessità di risanamento delle acque superficiali e sotterranee, alla precarietà del territorio”. “Prosegue così un processo programmatico iniziato nel 2001, con l’approvazione delle linee guida per il programma nazionale per l’approvvigionamento idrico in agricoltura, che hanno dato luogo al Piano irriguo nazionale, approvato dal Comitato interministeriale per la Programmazione economica (CIPE) il 27 maggio 2005”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, commenta l’approvazione dell’importante programma di interventi nel settore irriguo e della bonifica, per un importo di 418,5 milioni di euro, avvenuta su proposta del Ministro stesso, nella riunione odierna del CIPE.
Interventi – Il programma riguarda una serie di infrastrutture, localizzate nel centro nord d’Italia, di vitale importanza per l’agricoltura italiana, ma anche per l’assetto del territorio e la protezione del suolo. Ruolo che, sempre più spesso, il sistema della bonifica è chiamato a ricoprire. Il progresso vorticoso dell’ultimo secolo, l’urbanizzazione incontrollata, la concentrazione demografica nelle aree urbane, l’espandersi delle aree industriali, la diminuzione della superficie agricola, hanno determinato fenomeni sempre più frequenti di dissesto del territorio, trasformatosi così rapidamente. “È ancora vivo il ricordo dell’alluvione nella Lunigiana e dell’imponente lavoro svolto dai Consorzi di bonifica che, attraverso l’uso di attrezzature all’avanguardia e di una capacità secolare, sono stati fondamentali – ricorda il Ministro – nell’evitare che i danni già ingenti degenerassero in conseguenze irreparabili per la popolazione e le attività economiche della regione”. “Gli interventi saranno realizzati dai Consorzi di bonifica, protagonisti oggi come in passato nelle azioni per la difesa del suolo, per il risanamento delle acque, per la gestione del patrimonio idrico e per la tutela degli assetti ambientali connessi”.
Revoca finanziamenti – Il Ministero ha proposto l’approvazione di una disposizione che, a differenza del passato, scoraggia ritardi nella realizzazione delle opere, prevedendo la revoca dei finanziamenti nel caso in cui le procedure per l’appalto dei lavori non siano concluse entro 18 mesi dalla concessione. La previsione risponde a criteri di efficienza della spesa pubblica, cui il Ministero intende adeguarsi, reinvestendo le risorse così liberate in progetti esecutivi, concertati con le Regioni e caratterizzati da una rilevanza strategica, non solo per il territorio regionale, ma anche nazionale. “Alla delibera assunta oggi dal CIPE farà presto seguito un analogo provvedimento, con cui saranno stanziati 177 milioni di euro destinati – conclude il Ministro Galan – alle infrastrutture di bonifica delle Regioni meridionali, su cui si è già espressa favorevolmente la Conferenza Stato-Regioni nella riunione dello scorso 8 luglio”.