La filiera corta, ovvero il minor numero di passaggi fra il produttore ed il consumatore finale, può rappresentare una soluzione di vendita per tante aziende agricole locali e per chi cerca produzioni del proprio territorio, con garanzia della provenienza. Non è ancora, e forse non lo sarà mai, l’unica soluzione per risollevare il settore agricolo dalla crisi economica, visto che la filiera corta vale in Italia circa il 3% del mercato agroalimentare. Una novità in questo settore è nata in Val d’Orcia grazie ad un progetto di Toscana Cereali e ad altre associazioni di prodotto e cooperative agroalimentari toscane e senesi come gli Olivicoltori toscani associati e come l’Associazione toscana produttori zootecnici, ed interessa decine di aziende in tutta la provincia. Si chiama la Bottega degli Agricoltori, appunto, ed è sorta alla metà di giugno, in un nuovo stabilimento in località Gallina, nel comune di Castiglione: "Si tratta di un supermercato dei prodotti locali – spiega Luciano Rossi, direttore di Toscana Cereali -, è la prima esperienza di questo genere, di filiera corta all’ingrosso. Si rivolge ai cittadini consumatori, ma anche alla ristorazione che può trovare i prodotti locali all’ingrosso, della Val d’Orcia e toscani. Dopo il primo mese di attività possiamo tracciare un bilancio molto positivo, piace il fatto che i prodotti provengono dal territorio e non c’è pericolo di trovare merce taroccata". All’interno della Bottega degli Agricoltori sono presenti prodotti che riportano il marchio regionale di Agriqualità, provenienti da agricoltura integrata, prodotti freschi, formaggi e pecorini, latticini, ma anche il sale di Volterra, acque minerali toscane, olii extravergine d’oliva del territorio e molte etichette Docg e Doc di vini toscani, dal Brunello di Montalcino, all’Orcia, al Nobile di Montepulciano. Fra le novità di fine luglio anche il pane a lievitazione naturale e in estate ortofrutta fresca dalla Maremma (cocomeri, pesche e meloni). "Il consumatore è oggi più attento rispetto al passato – aggiunge Rossi – cerca la massima trasparenza e vuole sapere ogni passaggio del prodotto che dal campo arriva in tavola".
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