“Sia chiaro, nessuno mi tiri per la giacca a proposito di Ogm. Ecco perché ribadisco, a scanso di equivoci o di ambiguità che non mi appartengono, quanto già più volte da me dichiarato: sono stato, sono e sarò sempre per il rispetto della legalità. Ove le indagini in corso rivelassero che realmente quello seminato è mais geneticamente modificato, spetterà all’Autorità giudiziaria valutare i provvedimenti da assumere secondo quanto previsto dal decreto legislativo 212. In Italia, infatti, la coltivazione di Ogm, in assenza di autorizzazione, e’ espressamente vietata”.Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Giancarlo Galan sulla questione degli Ogm in Friuli Venezia Giulia. Il ministro ha poi aggiunto: “Certo, va sottolineato, che se la Conferenza Stato-Regioni avesse approvato le linee guida sulla coesistenza tra colture convenzionali e piante geneticamente modificate, avremmo oggi maggiori strumenti sia tecnici che giuridici per disciplinare la materia. Alla Conferenza ho chiesto di procedere nel più breve tempo possibile, non solo riguardo alla coesistenza, ma anche per l’approvazione dei protocolli di sperimentazione sugli Ogm. Credo infatti che non possiamo fermare la ricerca”.
La vicenda – Giovedì 29 luglio è stato accertato che il campo di mais nel comune di Fanna in provincia di Pordenone e’ transgenico, per la precisione si tratta di MON810, un mais OGM brevettato dalla statunitense Monsanto. Lo hanno confermato le analisi sui campioni prelevati nei giorni scorsi da Greenpeace ed effettuate da un laboratorio certificato. "Greenpeace ha scoperto in pochi giorni quello che le autorita’ avrebbero dovuto dire da tempo, rivelando la fonte della contaminazione transgenica. Siamo di fronte a un atto assolutamente irresponsabile oltre che illegale". – denuncia Federica Ferrario, responsabile della campagna OGM di Greenpeace -. Il mais e’ gia’ completamente fiorito e da giorni sta disseminando il proprio polline sui campi adiacenti e su una vasta area, trasportato dal vento e dagli insetti".
La violazione – Il campo OGM in Friuli viola il Decreto Legislativo 24 aprile 2001, n. 212, che prevede il rilascio di una specifica autorizzazione per la loro semina, in assenza della quale e’ prevista la pena dell’arresto da sei mesi a tre anni o dell’ammenda fino a € 51.700. In aggiunta, il Decreto firmato lo scorso aprile dai Ministri di agricoltura, salute e ambiente, vieta espressamente di coltivare mais OGM MON810 in Friuli. Tali disposizioni mirano a garantire i prodotti tradizionali e biologici dalla contaminazione con quelli transgenici e a evitare un danno all’ambiente".