Situazione difficile al centro-sud per la coltivazione di pomodoro. Lo segnala Confagricoltura secondo cui “la maturazione anticipata della produzione ed il rallentamento nelle attività di consegna, conseguente al ritardo nell’avvio delle attività di trasformazione ed alla riduzione dei calendari di ritiro stabiliti contrattualmente, stanno creando le condizioni peggiori per il prosieguo della campagna”.
Le conseguenze – Il mancato e/o il ritardato ritiro delle produzioni produrrebbe effetti economici disastrosi per i produttori. “Un’annata di produzione che si era presentata sotto i migliori auspici, prodotto ottimo e sufficiente, rischia – commenta Confagricoltura – di essere compromessa da atteggiamenti che mettono in discussione le condizioni pattuite e danneggiano i produttori”. Inoltre, le ripetute, significative ed inspiegabili penali sulla qualità della produzione, oltre a determinare rilevanti riduzioni economiche, aggiungono al quadro di incertezza che caratterizza l’avvio della campagna di trasformazione ulteriori elementi di preoccupazione. “La condizione essenziale per ripristinare rapporti di filiera accettabili è rappresentata – dice Confagricoltura – dal sollecito avvio a pieno regime delle attività di trasformazione e dalla conferma, nei fatti, delle regole contrattuali”.