La crisi non ferma la vacanza in agriturismo. E’ questo quanto emerge da una prima analisi dell’Osservatorio dell’agriturismo di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo che si svolgerà ad Arezzo dal 12 al 14 novembre 2010, in seguito alla appena trascorsa estate. Il numero degli agrituristi, ma anche di cosiddetti “turisti ecologici”, ha confermato i dati dell’anno precedente segno evidente che anche se non si può azzardare il segno “+” sicuramente la formula di questo genere di vacanza dimostra di tenere il passo. Il dato più positivo tra l’altro sarebbe lo sviluppo dell’offerta da parte delle regioni italiane fino ad ora meno sviluppate nel settore (Sicilia, Puglia e Sardegna in particolare). Mare, montagna e territori dall’enogastronomia sono le principali mete scelte dagli agrituristi.
Le mete – Tra le mete più gettonate restano quelle più vicine alle città d’arte quindi quelle tradizionali della Toscana, dell’Umbria, delle Marche, del Veneto. In particolare la preferenza degli agrituristi andrà verso le province toscane legate al mare (quella di Grosseto con la zona dell’Argentario), ma anche Siena (zona Chianti) e Livorno (fascia costiera). Ancora mare con la Puglia, il Salento e il Gargano. Quanto alle città d’arte buona l’affluenza prevista in Umbria nella provincia di Perugia (zona Perugia-Assisi). Nella top ten delle preferenze, in evidenza anche la Valle d’Aosta, e il Lago di Garda (con prevalenza del versante di Verona e su quello di Brescia). In crescita la richiesta di Sicilia e Lombardia due regioni che negli ultimi anni hanno puntato molto sullo sviluppo dell’offerta agrituristica.
Gli arrivi – Molti anche gli stranieri che, secondo l’Osservatorio, si sono spostati in Italia scegliendo la soluzione della campagna (il 25%) e tra questi prevalenza dei giovani (55%) con età compresa tra i 18 e i 35 anni, grazie a un notevole miglioramento del settore, che e’ in grado di offrire servizi diversificati tra loro che attirano non solo gli amanti della buona cucina e della serenità, ma anche escursionisti, nostalgici delle antiche tradizioni, sportivi, creativi e amanti dell’avventura. E proprio a riguardo delle provenienze dall’estero si sono registrati arrivi da paesi emergenti come India e est Europa in generale, ma anche Spagna e Francia. Internet rimane il punto di forza tra i canali di commercializzazione utilizzati dalle strutture agrituristiche: più di 8 su 10 infatti garantiscono ai propri clienti la prenotazione online e il dato secondo il quale oltre la metà della clientela prenota la vacanza tramite il web dimostra l’efficienza di questo canale.
Il 2009 – Con il 2009 in Italia gli agriturismi hanno superato quota 18mila strutture con un incremento del 6.7 per cento (+1.240 rispetto a fine 2006), di cui 14.810 con alloggio (per 179mila posti letto), 8.410 quelli che fanno ristorazione, 2.664 degustazione. In forte crescita le attività collaterali (9.643 strutture, con un aumento medio del 10%) che puntano alla valorizzazione del territorio, inteso come ambiente e cultura. Fra le preferite l’Osservatorio nazionale dell’agriturismo di AgrieTour annovera l’escursionismo (3.130), l’equitazione (1.550) e il trekking (1.465), ma anche osservazioni naturalistiche e mountain bike (2.311), oltre a diversi sport (3.680) e ai corsi (1.025) in particolare di cucina. I dati sul 2010 saranno presentati proprio ad AgrieTour con il consueto rapporto annuale dell’offerta del settore. E’ sulla base di questi dati che la macchina di AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo, si sta preparando per la nona edizione che si svolgerà ad Arezzo dal 12 al 14 novembre 2010. Tra i temi principali di questa edizione sarà proprio l’andamento del settore in virtù della modifica sostanziale della legislazione in materia di agriturismo. L’evento nazionale, unico in Italia, si prepara a porsi ancora una volta come teatro per le principali novità del settore dell’agriturismo creando l’opportunità di incontro tra operatori e buyers, ma anche fornendo il know how, attraverso i master e i convegni in programma, a chi nel settore dell’agriturismo si trova a dover rinnovare l’offerta.