Proprio così: nei vigneti di Ghemme e Gattinara dell’azienda Torraccia del Piantavigna la vendemmia fa bene all’ambiente. La raccolta appena iniziata quest’anno saluta importanti novità nel rispetto dell’ambiente. La prima e più importante è che dell’uva non si butterà proprio nulla. I grappoli raccolti, infatti, dopo la pressatura daranno la vinaccia, destinata alla produzione di grappa tramite la distillazione. Una volta conclusa, i vinaccioli daranno l’olio di vinacciolo, uno dei condimenti più sani e ricchi di vitamine, mentre le vinacce esauste saranno essiccate per produrre poi pellet da utilizzare per il riscaldamento delle case. I raspi sono invece usati nella pacciamatura dei filari in previsione dell’inverno. Ci sono poi i pannelli fotovoltaici che permettono la produzione di energia solare usata poi nelle attività aziendali. Grazie a tutte queste buone pratiche Torraccia del Piantavigna risparmia circa il 75% dell’energia che spenderebbe nella produzione.
Riduzione CO2 – Per diventare sempre più eco l’azienda ha adottato una superficie di foresta in Costarica capace, attraverso l’accrescimento del legno, di azzerare le emissioni di CO2 dovute alle attività agricole meccanizzate e alla commercializzazione del vino. Altro aspetto su cui ha deciso di investire è la riduzione del peso medio del vetro delle bottiglie. Questo permette un risparmio energetico nel momento della produzione perché serve meno vetro ma anche una riduzione della CO2 nel trasporto delle bottiglie. E che la viticoltura dell’azienda faccia bene all’ambiente è dimostrato anche da una curiosità. I vigneti di Torraccia del Piantavigna ospitano una vera e propria comunità di api che, grazie alla passione dell’apicoltore Giorgio Preda, ha prodotto un miele di alta qualità. E’ la dimostrazione, dunque, che l’ambiente tra questi filari è sano e i trattamenti ridotti al minimo nel rispetto della natura. Per Torraccia del Piantavigna l’eccellenza si ricerca sin dalla vite, è da li che nasce il vino dei 3 Bicchieri Gambero Rosso e il miele premiato con le 3 Gocce D’Oro al concorso nazionale di Castel San Pietro Terme.
Vendemmia 2010 – Ma quale sarà la qualità della vendemmia 2010? L’Erbaluce, già completamente vendemmiato, ha presentato qualità in linea con lo scorso anno e quantitativi leggermente superiori. Per le varietà a bacca rossa, Vespolina e Nebbiolo, bisognerà attendere ancora qualche giorno a causa del ritardo dovuto all’andamento climatico della stagione. In cantina l’azienda si prepara a delle novità.
In particolare, Tre Confini, Nebbiolo in purezza, e Mostella, prodotto con uve Vespolina, saranno vinificati con l’obiettivo di ottenere vini freschi e fruttati, in linea con l’evoluzione dello stile di bere, che richiede vini con gradazione alcolica più ridotta e abbinabilità a una cucina più leggera. Per il Ghemme e il Gattinara, invece, sarà avviata una sperimentazione per iniziare a produrre selezioni di vigneto. Si tratterà di un ulteriore passo avanti nel percorso qualitativo dell’azienda che proprio in questi giorni ha visto riconfermati gli ambiti Tre Bicchieri della guida Gambero Rosso al Gattinara 2006.
La vendemmia 2010, quindi, si presenta ricca di novità che faranno parlare di sé.