Il Consorzio del Prosciutto Toscano sarà presente, presso lo stand “Salumiamo con Bacco”, al Salone del Gusto di Torino.
Lo spazio espositivo si trova presso il Padiglione 2, Sala Blu, Stand H 123. Lì sarà possibile incontrare i rappresentanti del Consorzio nel giorno venerdì 22 ottobre, dalle 16.00 alle 17.00, momento in cui è prevista una degustazione guidata di Prosciutto Toscano DOP, in abbinamento ai vini suggeriti dagli esperti dell’Unione Italiana Vini, da effettuarsi su prenotazione. Inoltre, la sera di sabato 23 ottobre dalle 20.00, è previsto un aperitivo con assaggio di salumi, tra cui il Prosciutto Toscano, il tutto accompagnato da musica in un clima caldo ed ospitale.
In bella esposizione – “Il Salone del Gusto – afferma il Presidente del Consorzio Fabio Viani – rappresenta un’importante vetrina per il nostro Consorzio. Anche nelle passate edizioni eravamo presenti e ogni volta è stato per noi molto emozionante registrare l’entusiasmo del pubblico, vedere quanto il prosciutto toscano sia gradito ed apprezzato e di quanto i consumatori sempre più si interessino ai prodotti di qualità.”
L’organizzazione – Il Consorzio del Prosciutto Toscano, a cui aderiscono 22 Soci, è nato per salvaguardare e valorizzare il tipico prosciutto di questo territorio, che ha caratteristiche e peculiarità ben precise. I produttori, consapevoli della necessità di proteggere il Prosciutto Toscano dalla proliferazione incontrollata di altri prosciutti che avevano poco in comune con la tradizione toscana, hanno adottato un rigido disciplinare di produzione che prevede l’obbligo della “tracciabilità” dall’allevamento al consumo così da garantire all’acquirente un prodotto di eccellenza. Nel 1996 il Prosciutto Toscano ha ottenuto l’ambito riconoscimento comunitario della “Denominazione di Origine Protetta”. Da quella data può fregiarsi di tale nome solo il prosciutto prodotto in Toscana seguendo le regole dettate dal Disciplinare di Produzione, che prevede la provenienza delle cosce esclusivamente da suini nati e ingrassati in Toscana e regioni limitrofe, l’utilizzo di essenze aromatiche tipiche del territorio toscano e una lunga stagionatura.