Nel mese di ottobre 2010 l’indice Ismea dei prezzi alla produzione (calcolato in base 2000=100), si è attestato a 117,2 segnando un aumento sia sul mese precedente (+4,2%), sia sull’analogo periodo dello scorso anno (+9,2%).
Uno sguardo complessivo – L’aggregato delle coltivazioni registra un incremento dell’indice su base mensile del 7%, con punte del 18,2% per gli ortaggi e legumi e del 12,2% per la frutta fresca e secca. Tali incrementi non sono attribuibili, tuttavia, alle sole variazioni di prezzo ma anche alla metodologia di calcolo dell’indice che prevede panieri e ponderazioni variabili mensilmente (ad ottobre entrano infatti nel paniere arance, clementine, kiwi e diverse tipologie di ortaggi). Sempre nel raffronto con il mese precedente i vini registrano una rivalutazione dei listini all’origine del 3%, che ha interessato in particolare le tipologie Doc e Docg rosse e rosate. Per i cereali l’adeguamento al rialzo dello 0,9% evidenzia una stabilizzazione dei prezzi dopo i significativi rincari che hanno interessato il comparto a partire da luglio scorso. Un calo dell’1,9% si rileva per gli oli di oliva, mentre risultano stabili i tabacchi e le altre colture industriali.
Alcune tendenze – La dinamica tendenziale rivela un incremento dell’indice delle coltivazioni del 13,5%. Significativi rialzi si registrano per i cereali (+40%) e la frutta, i cui prezzi hanno fatto segnare un incremento del 20,4% a causa, soprattutto, della minore disponibilità sul mercato di mele, pere e kiwi. Un andamento tendenziale positivo si evince anche per vino (+7,2%), tabacchi (+5,7%) e altre colture industriali (+2,3%). In flessione, invece, l’indice di oli di oliva e ortaggi, rispettivamente del 15,7% e 10,4%.
L’ allevamento – Passando al comparto zootecnico Ismea rileva una crescita dei prezzi del 1,7% rispetto a settembre e del 4,9% su ottobre 2009. Il confronto su base mensile evidenzia rialzi per lattiero caseari (+1,8%), bovini (+2,9%) e uova (+1%), a fronte di variazioni negative per suini (-3,7%), avicoli (-2,2%) e ovi-caprini (-0,2%).
Il latte – Il confronto con ottobre dello scorso anno indica ancora un aumento sostenuto per i lattiero caseari (+13,5%), grazie in particolare alle buone performance dei formaggi grana. Relativamente agli altri settori, segnano rialzi i bovini (+2,7%) e gli ovi-caprini (+1,5%) mentre arretrano uova (-8%), suini (-4,7%) e avicoli (-1,4%).