La Commissione europea ha accolto le modifiche al disciplinare di produzione della IGP “Bresaola della Valtellina”.Da questo momento in poi bisogna attendere sei mesi, come da procedura comunitaria, prima di vedere definitivamente riconosciute le modifiche richieste. Le modifiche riguardano, la descrizione del prodotto, il metodo di ottenimento, l’etichettatura e le materie prime.
Caratteristiche – La Indicazione Geografica Protetta “Bresaola della Valtellina” è un prodotto di carne bovina, salato e naturalmente stagionato, da consumarsi crudo. La consistenza è soda ed elastica; l’aspetto al taglio è compatto e assente da fenditure; il colore è rosso uniforme con bordo scuro appena accennato per la parte magra, colore bianco per la parte grassa; il profumo è delicato e leggermente aromatico; il gusto è gradevole, moderatamente saporito, mai acido.
Origine – L’origine del nome pare risalga ad un termine dialettale valtellinese "salaa come brisa". Da qui il nome di "brisaola" che poi è stato italianizzato in Bresaola. Il dizionario della lingua italiana (Nuovissimo Palazzi, edizione 1974), alla voce bresaola, porta: "carne di manzo secca e salata tipica della Valtellina”. L’industriosità e le capacità tecniche, affinate e tradizionalmente tramandate tra gli addetti ai lavori, costituiscono infine un elemento essenziale per l’ottenimento di tale prodotto le cui peculiari caratteristiche sono legate ancora oggi al fattore ambientale oltre che umano.